Gabetti: le opportunità di investimento nel “Residential to let”

Gabetti

Tra le città che potrebbero essere nel radar degli investitori si segnalano: Milano, Roma, Torino, Genova, Bologna, Firenze e Verona, ciascuna con una sua specificità.

Nel 2020, il mercato delle locazioni in generale ha risentito dell’impatto dell’emergenza sanitaria e del conseguente periodo di lockdown. In totale, secondo i dati Agenzia dell’Entrate, sono state 1.289.339 le abitazioni locate per intero, -8,8% rispetto all’anno precedente.

Contestualmente però, – dichiara Alessandro Lombardo, Direttore Commerciale Gruppo Gabetti – nel 2020 il residenziale in locazione è stato nel radar degli investitori, con un volume totale di investimenti di 370 milioni di euro, in forte crescita rispetto al 2019, in cui era poco sotto i 60 milioni di euro. Considerando anche le iniziative di riconversione di immobili da uffici a residenziale e, nel contesto più ampio del residential to let, student housing, senior housing e quote di residenze all’intero di progetti in ambito hospitality, gli investimenti supererebbero i 500 milioni di euro.  Questo fenomeno, in linea con i nuovi comportamenti di consumo e vita, è caratterizzato da una crescita in termini di interesse legata alle nuove forme di abitare multifamily, quali co-living, service apartment, oltre che il senior living”.

Guardando al mercato della locazione in Italia, dai dati dell’Agenzia delle Entrate emerge che la tipologia contrattuale prevalente rimane quella ordinaria di lungo periodo, anche se in alcune città, come Roma, prevale quella del canone concordato.

In questo contesto anche i canoni, mediamente più elevati per la prima tipologia, risultano equilibrarsi in alcuni contesti cittadini, come Palermo e Roma.

Se il contributo al fatturato totale derivante dalle locazioni è da attribuirsi prevalentemente al Nord Italia, Roma rimane la città che incide maggiormente a livello nazionale, seguita da Milano.

Per quanto riguarda le superfici medie locate, si notano sensibili differenze tra le varie città, con Palermo, seguita da Firenze e Napoli, ai primi posti come mq medi locati per unità.

IL RESIDENTIAL TO LET

Nell’ambito degli investimenti immobiliari, l’asset class residenziale ha visto nel 2020 una crescita in termini di volumi investiti, arrivando a pesare circa il 4% del totale degli investimenti capital market. A questo volume hanno in gran parte contribuito le iniziative di sviluppo residenziale locate prevalentemente all’interno della città metropolitana di Milano, che si conferma una delle città più attrattive, con quotazioni che si sono mantenute comunque in crescita.

Le tendenze in atto suggeriscono che gli ambiti di maggiore interesse, per gli investitori, oltre al PRS (Private Rented Sector) saranno il co -living, lo short renting, il micro-living, il senior housing e lo student housing. Per quanto riguarda le potenzialità del residenziale a reddito, tra le città che potrebbero essere nel radar degli investitori, si segnalano: Milano, Roma, Torino, Genova, Bologna, Firenze e Verona, ciascuna con una sua specificità.

MILANO

A Milano i contratti di locazione ordinari di lungo periodo rappresentano circa il 70% del totale, seguiti da un 25% di contratti di tipologia transitoria, mentre si registra un limitato ricorso ad altre tipologie, quali contratto a canone concordato e per studenti. Incrociando questi dati con l’analisi demografica, dalla quale si evince che i trend di crescita della popolazione milanese nella fascia di età 20-40 anni sono in aumento rispetto al paese e, considerato il dinamismo sociale della città, che attira un grande numero di lavoratori e studenti fuori sede, i modelli di sviluppo residenziale che potrebbero generare più opportunità per gli investitori sono PRS, microliving, co-living e student housing.

Principali investimenti registrati negli ultimi tre anni:

ROMA

Roma risulta essere la città con il maggior numero di studenti in Italia, è tra le più importanti città d’arte al mondo ed è il primo polo lavorativo nell’area Centro Sud Italia. La tipologia di offerta residenziale è più tradizionale rispetto a quella milanese, i modelli residenziali che potrebbero generare più opportunità per gli investitori potrebbero essere: PRS, short rent, co-living e student housing.

Principali investimenti registrati negli ultimi tre anni:

TORINO

Il grande incremento del numero di studenti universitari, l’invecchiamento della popolazione e i dati riferiti al transato, suggeriscono Torino come città adatta allo sviluppo di PRS, senior living, microliving e student housing. Le soluzioni più dinamiche, come il micro-living sono dettate dall’esigenza abitativa di quelli che saranno i futuri ex-studenti universitari, già trasferiti in città per motivi di studio.

Principali investimenti registrati negli ultimi tre anni:

BOLOGNA

I valori del transato inerenti a classi dimensionali piccole, e la forte vocazione giovanile della città, unita a numero pressoché stabile di studenti universitari la portano a essere un luogo adatto per sviluppare soluzioni di PRS, microliving, co-living e student housing.

L’insieme di queste soluzioni, che trovano luogo in un pubblico fortemente giovane, vengono confermate anche dal fatto che la fascia giovanile della città è in forte crescita, oltre ad avere l’indice di attrattività residenziale più alto.

Principali investimenti registrati negli ultimi tre anni:

FIRENZE

Lo stock di edifici “vetusti”, la grande quota di nuclei familiari composti da 1 o 2 persone e la vocazione turistica della città, suggeriscono l’area metropolitana adatta allo sviluppo di soluzioni di PRS, short rent e student housing. La soluzione dinamica dello short rent è stata presa in considerazione a causa dell’elevato numero di contratti a uso transitorio. La soluzione di Student Housing è stata vagliata anche perché nel capoluogo toscano sono presenti sette istituti AFAM.

Principali investimenti registrati negli ultimi tre anni:

GENOVA

Genova, i dati sociodemografici e le transazioni di classi dimensionali medio grandi, suggeriscono essere adatta allo sviluppo di soluzioni di PRS, senior living e co-living. Tuttavia, il piano di sviluppo infrastrutturale che sta coinvolgendo la città, come ad esempio l’apertura del terzo valico che collegherà il capoluogo Ligure a Torino e Milano, suggerisce di adottare anche soluzioni di co-Living.

VERONA

Viste le transazioni di unità immobiliari di dimensioni più grandi rispetto a quelli delle altre città, e la quota di popolazione residente over 60, Verona, insieme a Genova, si presta a essere una città adatta allo sviluppo di soluzioni di PRS e senior living. Tali considerazioni tengono conto dei bassi valori che presentano i vari indici di mobilità della città, poco adatti a un pubblico giovane.

Report completo scaricabile al link:

http://www.gabettigroup.com/it-it/ufficio-studi/dettaglio-tutti-i-report/artmid/1106/articleid/3225/locazioni-2020