Osservatorio MeglioMilano: la qualità della vita continua a crescere e con essa il mercato immobiliare

presentazione prezzi mercato immobiliare Milano

All’interno del Workshop “Qualità della Vita a Milano”, organizzato da Camera di Commercio
Milano Monza Brianza Lodi, in occasione della presentazione dei Prezzi degli Immobili del II semestre 2019, sono stati presentati i dati della XXIX edizione dell’Osservatorio della Qualità della Vita di MeglioMilano.


Simonpaolo Buongiardino, presidente di MeglioMilano, sottolinea: “Dall’indagine emerge chiaro come la qualità della vita a Milano continui la sua crescita in quasi tutti i settori. Si conferma il ruolo di Milano come importante metropoli europea, capace di trainare e stimolare, non solo economicamente, l’intero Paese. L’Osservatorio è uno strumento di monitoraggio costante che MeglioMilano redige ogni anno; nell’autunno di quest’anno presenteremo la trentesima edizione: un traguardo importante che festeggeremo con importanti modifiche nella struttura dell’Osservatorio, per rendere lo strumento capace non solo di certificare i dati, ma anche di ipotizzare le linee di cambiamento, per fare in modo che l’Osservatorio sia uno strumento che, partendo dai dati del passato e del presente, proietti la Milano del futuro”.


Il professor Roberto Camagni, responsabile dell’indagine, professore emerito del Politecnico di Milano e membro del Comitato Tecnico di MeglioMilano, ha redatto l’indagine e presentato oggi i dati più significativi dell’ultima edizione: “Milano conferma quella crescita complessiva della qualità della vita che perdura senza interruzione dal 2010, guidata dai risultati raggiunti dal sistema economico (in competitività, produzione e occupazione – disoccupazione giovanile, in calo del 2% dal 2017 e del 10% dal 2014), dall’opera dell’amministrazione locale sulla qualità ambientale (+5% i passeggeri atm dal 2017 e in calo i feriti e morti in incidenti stradali – -34% e -16% dal 2010), dai diversi aspetti della qualità civile (con l’eccezione della lettura) e della qualità sociale. Tipica tuttavia del nuovo modello di sviluppo che si è affermato non solo in Europa è la coesistenza fra
sviluppo economico e crescita del divario sociale, che si manifesta nella crescita della povertà, in alcuni indicatori di disagio lavorativo e in un tasso di disoccupazione totale che, pur migliorato negli ultimi due anni, resta assai più elevato rispetto al decennio precedente”.

Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e
presidente del Comitato Tecnico di MeglioMilano, sottolinea: “Un territorio deve saper rispondere alle esigenze degli “utilizzatori” con un’offerta abitativa e commerciale adeguata in termini di prodotto, di prezzo e soprattutto di qualità, anche con riferimento al contesto. Giovani e studenti –molti dei quali stranieri, ‘senior’ over 75, nuclei famigliari spesso costituiti da single, lavoratori atipici: sono solo alcuni esempi di utenza di residenti che necessitano risposte conformi alle rispettive differenti esigenze ma che hanno come comun denominatore la ricerca della qualità.
Partendo dal settore immobiliare, che evidenzia l’andamento socioeconomico e della vivibilità di una città, si percepisce la positività del trend attuale, che impone però il necessario mantenimento del livello qualitativo del contesto ambientale, del livello di sicurezza, di infrastrutture e trasporti, servizi, esercizi di vicinato, verde e decoro urbano, spazi comuni come luoghi di aggregazione e per il tempo libero e, non ultimo, delle opportunità di lavoro
”.

I DATI RELATIVI AI PREZZI

Repubblica – Porta Nuova supera Venezia – Monforte , + 5% in sei mesi per il nuovo, quasi 10 mila euro al mq e +5% anche per le case vecchie da ristrutturare che valgono 5 mila euro al mq. La casa, nuova, a Milano vale a fine 2019, 5.210 euro al mq, +1,4% in sei mesi. Un anno fa valeva 5.078 euro al mq e cresce quindi del 2,6%. Si va dal più caro, Spiga Montenapoleone e Vittorio Emanuele S. Babila, rispettivamente 12.900 e 12.750 euro al mq al più economico, Salomone Bonfadini, Baggio, Quinto Romano, Ronchetto, dove bastano 2.600 euro al mq. Bene la cerchia semicentrale, trainata da Porta Nuova, Cinque Giornate, Pagano, Porta Genova, Sarpi. Bene la zona di Greco ben servita dalle metropolitane, la zona Universitaria vicina a Statale (Tribunale), Cattolica (Leopardi). Bene le zone economiche, da Inganni a Baggio Quinto Romano per i nuovi milanesi. Sono questi i dati di sintesi che emergono dalla “Rilevazione dei prezzi degli Immobili della Città Metropolitana di Milano” sul secondo semestre 2019, realizzata dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, attraverso una Commissione di rilevazione composta dalle principali Associazioni di Categoria ed Ordini Professionali del settore: FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza (Confcommercio Milano), Assimpredil ANCE, FIAIP Milano, ANAMA Milano (Confesercenti) ed ISIVI (Valutatori Immobiliari). Si valorizza ancor più del nuovo l’appartamento da ristrutturare, + 2,5% in sei mesi, che arriva a 3.132 euro al mq nella media cittadina. A metà si colloca quello ristrutturato, con 4.111 euro al mq. Bene anche gli affitti di monolocali e bilocali, + 5 – 6%, soprattutto nelle zone centrali, anche per la crescita degli affitti turistici.

Il centro vale il doppio, ma cresce la zona sud, 10.272 euro al mq, le aree a ovest e nord sono in linea con la media della città, rispettivamente con 5.159 e 5.086 euro al mq. Calano i prezzi ad est, 4.579 e a sud, 3.891. A crescere di più per gli appartamenti nuovi è però il settore sud, +1,6% in sei mesi, seguito dalle zone a ovest e nord, + 1,4%. Più lenti il settore est e il centro con +0,9% e + 0,7%. Il centro guida la crescita degli appartamenti d’epoca ristrutturati, +1,6% in sei mesi mentre cresce il mercato degli appartamenti vecchi da ristrutturare nell’area ovest della città, + 3%.

Top ten delle zone emergenti per crescita dei prezzi. A vedere dall’impennata dei prezzi vanno le nuove proposte in Ripamonti – Vigentino, circa 3 mila euro al mq, + 7,5% in sei mesi, a fronte di un + 2% per case d’epoca o vecchie da ristrutturare. Cresce invece come scelta di vivibilità tutta la zona Tribunale – Cinque Giornate, +5,7% per il nuovo in sei mesi, circa 7 mila euro al mq, con +5% per la casa d’epoca a circa 5 mila euro al mq e + 3,8% per le case vecchie da ristrutturare, circa 4 mila euro al mq. L’altra zona che vede crescere le preferenze è Repubblica – Porta Nuova, + 5% in sei mesi per il nuovo, quasi 10 mila euro al mq e +5% anche per le case vecchie da ristrutturare che valgono 5 mila euro al mq. Bene anche Greco a nord della città con case nuove a circa 3 mila euro al mq, +5% in sei mesi e case d’epoca a 2.500 euro al mq circa, + 5,4%. Tra chi guida la crescita anche Turro e Precotto, +5% per il nuovo a oltre 3 mila euro al mq e +3% per la casa d’epoca o vecchia da ristrutturare, che vale poco meno. Ai primi posti anche Sarpi e Procaccini, + 5% in sei mesi, oltre 5 mila euro al mq per il nuovo, circa 4 mila per la casa d’epoca che si valorizza del + 4%. Bene anche Baggio – Quinto Romano, + 4% sia il nuovo e vecchio da ristrutturare, con un prezzo medio di 2.600 euro per il nuovo e 1.300 euro per il vecchio. Nella top ten entrano anche Abruzzi – Romagna, + 4% per il nuovo a quasi 5 mila euro al mq, il Gallaratese – Trenno, +4% con case nuove da meno di 3 mila euro al mq e una crescita sempre intorno al 4% anche nelle case d’epoca e vecchie, l’area di Leopardi, Boccaccio e Pagano, crescita di + 4% limitata al prodotto nuovo, che vale oltre 8 mila euro al mq.

La casa vecchia e da ristrutturare ha il suo momento di crescita a Inganni – S. Cristoforo, + 7%, con valori superiori a mille euro al mq, a Istria – Maciachini, + 5% e oltre 2 mila euro, Solferino – Garibaldi con + 5% e oltre 5 mila euro al mq, Conca del Naviglio, Porta Genova con +5% e oltre 3 mila euro al mq, rispetto ai 6 mila del nuovo, Fiera – Sempione con +5%, circa 3 mila euro rispetto ai 6 mila del nuovo.

Le zone di lusso, case nuove a Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele, San Babila, Diaz – Duomo Scala con 12 mila euro al mq. 12 mila euro al metro quadro per un appartamento in Spiga, Montenapoleone, Vittorio Emanuele, Duomo, Scala, San Babila. Seguite da Parco Castello, Cordusio e Cairoli con quasi 11 mila euro al metro quadro, Brera, con 10 mila. Seguono Repubblica – Porta Nuova (+5% il nuovo in un anno e +5% anche il prodotto vecchio) con quasi 10 mila, 9.500, che scavalca rispetto a un anno fa Venezia – Monforte con 9.350 mila euro, la zona dell’Università Cattolica intorno a Sant’Ambrogio sempre con 9 mila. Poi, con circa 8 mila euro, Missori, largo Augusto, Solferino – Garibaldi, Leopardi, Boccaccio e Pagano (+4% in un anno il nuovo), poco meno per il parco delle due Basiliche e piazza Vetra.

Le zone più economiche con 2.600 euro al mq: Baggio, Salomone, Trenno, Ronchetto, Quarto Oggiaro, Musocco. Le case meno care, con 2.600 euro al mq circa sono a Salomone – Bonfadini che viene scavalcata da Baggio- Quinto Romano (+4% il nuovo e +4% il vecchio a 1.300 euro al mq). Poi ci sono Ronchetto, Trenno-Gallaratese (+ 4% il nuovo, + 4% la casa d’epoca e + 5,4% per le case vecchie a circa 1.500 euro al mq). Con 2.700 circa ci sono Axum – Ospedale San Carlo, Gratosoglio – Missaglia, Quarto Oggiaro, Musocco – Villapizzone. Poi seguono con 2.800 circa Inganni – S. Cristoforo (+4% per il nuovo e + 7% per le case vecchie da ristrutturare a circa 1.500 euro al mq), via Padova – Palmanova, con 2.900 Corvetto, con 3 mila Agrippa – Abbiategrasso e Santa Giulia Rogoredo, Forlanini – Mecenate, Lambrate, Fulvio Testi – Cà Granda, Pellegrino Rossi – Affori – Bruzzano.

Crescono gli affitti in sei mesi, i maggiori aumenti in centro, Bastioni e Circonvallazioni per monolocali, bilocali e uffici. In centro crescono intorno al 5-6% monolocali, bilocali, uffici. Nella cerchia dei Bastioni e Circonvallazione crescono rispettivamente del 7% e del 11% gli affitti dei monolocali e dei bilocali, + 8% per gli uffici.

  – da a media   da a media   Differenza % media
Rep. Porta Nuova 2019 8.000 11.000 9.500 Venezia Monforte 2019 7.800 10.900 9.350   1,6%
 2018 7.700 10.000 8.850  2018 7.700 10.500 9.100   -2,7%

Fonte: comunicati stampa CCIAA Milano – Monza Brianza – Lodi / Osservatorio Meglio Milano