Le interviste: Luigi Sada

Intervista Luigi Sada

Oggi per la nostra rubrica delle interviste ai protagonisti del mercato immobiliare abbiamo incontrato Luigi Sada, Amministratore Delegato Tecnocasa Franchising Spa, sulla situazione di questi mesi che ha sconvolto le nostre abitudini, condotto ad una gravissima crisi economica dalle conseguenze ancora da valutare e quantificare nel medio – lungo periodo.

D: Durante la pandemia tutte o quasi le attività si sono bloccate, escluse quelle da remoto. Come avete operato? Quali sono state le difficoltà maggiori che le vs agenzie hanno riscontrato e come avete cercato di rispondere?
Le agenzie immobiliari affiliate Tecnocasa e Tecnorete si sono da subito adeguate alle disposizioni governative chiudendo al pubblico, pur rimanendo attive da remoto. E questo ovviamente non ha permesso di completare le trattative in corso e di proseguire con le normali attività di consulenza. Tuttavia, pur non potendo incontrare direttamente i clienti, abbiamo messo in campo tutti gli strumenti utili a mantenere vivo il dialogo e assistere acquirenti e venditori che si affidano alle nostre reti. In particolare abbiamo messo a disposizione delle agenzie affiliate un pacchetto pubblicitario omnicanale con strumenti collegati tra loro e che crossano l’uno con l’altro L’ADVmediapack, realizzato da Tecnomedia (società di servizi del Gruppo), oltre ad avere strumenti omnicanali al suo interno, fornisce strumenti digitali per poter operare sia sul fronte delle compravendite sia lato locazioni. Sia che si tratti di immobili in vendita sia in locazione gli strumenti sono gli stessi. Oggi sul nostro portale e sui siti agenzia le agenzie possono pubblicare gli annunci oltre che con foto statiche, anche con Virtual Tour, Piantine Dinamiche dove all’interno delle foto sono inserite foto statiche oppure ulteriori virtual tour. Entrambi i prodotti mettono in condizione di poter visionare gli annunci anche solo digitalmente rendendosi conto di come è strutturata la casa.  Oltre al Virtual Tour, Piantine Dinamiche, le nostre agenzie dispongono anche del servizio PRIMA VISITA, strumento messo a disposizione del nostro partner casa.it. Con questo ultimo strumento è possibile fare una vera e propria visita interattiva da remoto, ma guidata dal nostro Affiliato e in contatto telefonico con il potenziale cliente.
Un altro strumento che stiamo mettendo a disposizione alla nostra rete, anche questo utilizzato sia per le vendite sia per le locazioni, è la firma digitale e il riconoscimento del cliente. Le agenzie potranno inoltre fare la differenza, utilizzando la nostra modulistica on line, che arricchita del modulo relativo alla firma elettronica più la piattaforma per video riconoscimento da remoto asincrono con verifica pratiche da parte dell’operatore dell’agenzia.

D: La crisi economica ovviamente purtroppo non permetterà una celere ripresa del mercato. Quali sono le vostre previsioni e quali eventualmente le proposte per uscire dalla crisi?
Non è facile capire come evolverà il mercato immobiliare dopo la pandemia, soprattutto a livello di prezzi come anche ci informa il nostro Ufficio Studi che monitora costantemente il trend, essendo questi notoriamente più rigidi e lenti a muoversi, sia al rialzo e sia in ribasso. La pandemia è arrivata in un momento in cui il mercato immobiliare era in fase di ripresa, con città particolarmente dinamiche e con prezzi e compravendite in rialzo, soprattutto nelle metropoli.
Vediamo più probabile un ritocco verso il basso per i prezzi delle tipologie di bassa qualità che, penalizzate durante la crisi degli anni passati, stavano nuovamente riprendendo valore soprattutto nelle metropoli dove l’offerta è inferiore alla domanda. Chi avrà necessità ed urgenza di vendere potrebbe essere più propenso a ribassare i prezzi.

Per quanto riguarda le compravendite per l’anno in corso ci aspettiamo una contrazione dei volumi, fisiologica a causa del lockdown e della difficile operatività. Solo da settembre forse si potrà avere un quadro più chiaro, considerando anche gli impatti sull’occupazione e capendo meglio come si muoveranno gli istituti di credito in termini di erogazione. Nelle metropoli abbiamo considerato un leggero peggioramento dei prezzi che potrebbero orientarsi, in linea di massima, verso la stabilità.

D: La riapertura dal 4 maggio ha creato numerosi dubbi sulle misure di sicurezza da adottare per lavorare senza incorrere in sanzioni o responsabilità (accesso in agenzia, visite agli appartamenti). Avete dato indicazioni specifiche alle agenzie della vs rete o realizzato un protocollo ad hoc?
Nel momento in cui il Governo ha deciso di avviare la fase 2, determinando nuove procedure e nuove indicazioni operative, ci siamo allineati anche per quanto riguarda l’uso di dispositivi di sicurezza e sanificazione all’interno dei punti vendita e nelle sedi del Gruppo redigendo un protocollo interno.
Ci stiamo organizzando, in base alle direttive che man mano vengono comunicate, per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro e affinché il ripristino delle attività avvenga con la massima attenzione per i clienti e per i collaboratori.
Il principio fondamentale che guida le nostre scelte e le azioni che stiamo intraprendendo è la salvaguardia della salute delle persone, quindi operatori e soggetti che entrano nei punti vendita, oltre che coloro che lavorano presso la sede nazionale di Rozzano e gli altri distaccamenti regionali. Prenderemo tutte le precauzioni possibili e anzi renderemo ancora più stringente l’adeguamento alle norme e l’utilizzo di tutti i dispositivi utili alla massima efficacia e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
Oltre a implementare lo smart working su larga scala per i dipendenti della sede centrale, abbiamo agito sul distanziamento rimodulando gli spazi e le postazioni. Per le riunioni in presenza, favoriremo il collegamento a distanza o, se le stesse sono necessarie, potranno avvenire garantendo un adeguato distanziamento e riducendo al minimo il numero di partecipanti. Provvederemo alla disinfezione delle superfici, all’uso di guanti, all’uso di mascherine e gel santificanti.

D: Il periodo di quarantena forzata ha costretto tutti in casa: l’abitazione torna ad essere centrale nella vita di ognuno, luogo in cui si trascorre più tempo, si svolgono le proprie attività lavorative in smart working.
Questo potrà comportare un cambiamento nelle scelte di chi ricerca un appartamento da acquistare in affitto? (abitazioni più spaziose, disponibilità di balconi o spazi verdi, con classe energetica più elevata per ridurre i consumi) State riscontrando già dei mutamenti in tal senso?
Quello che stiamo recependo dalle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete è che in questi giorni gli italiani stiano prendendo una maggiore consapevolezza del bene casa in generale e della propria in particolare, mettendone in luce pregi e difetti. Per cui aspetti come la luminosità, la presenza di spazi esterni vivibili, la possibilità di avere uno spazio in casa per lavorare in tranquillità o la connessione veloce stanno assumendo un peso più importante. Ma anche l’isolamento acustico e termico sono stati riconsiderati. Questi nuovi driver di scelta potrebbero penalizzare le abitazioni che ne sono prive e che potrebbero vedere i prezzi ribassarsi. E allo stesso tempo dare delle indicazioni su come potrebbero essere concepite le nuove case o ristrutturate le esistenti. La permanenza forzata in casa sta portando quindi alla definizione di una domanda abitativa di tipo migliorativo, orientata verso immobili di qualità. Tra le richieste maggiormente registrate dalla nostra rete c’è soprattutto la necessità di uno spazio esterno: un balcone meglio ancora se vivibile, stesso discorso per il terrazzo, un giardino quando possibile.
Lo stesso discorso vale anche per coloro che cercano casa in affitto.
Questi elementi hanno influenzato anche i navigatori on line del portale Tecnocasa.it, sono infatti aumentate ricerche negli hinterland delle grandi città e le visualizzazioni d’immobili con giardino.
Il punto cruciale è capire, alla fine della pandemia, se questi desiderata potranno essere soddisfatti alla luce della solidità reddituale dei potenziali acquirenti (lato occupazione), della possibilità di accesso al credito e della componente emotiva che agisce soprattutto sulla fiducia.

D: Vista l’incertezza dal punto di vista economico, l’acquisto di un immobile potrebbe essere visto come una operazione troppo impegnativa a vantaggio della locazione? Potrebbero, proprio in virtù di questa situazione, trovare maggiore diffusione forme quali il rent to buy o help to buy?
Di certo questo momento anche di incertezza che ci siamo trovati a vivere ha messo a dura prova il nostro Paese, ma ha fatto anche comprendere le capacità e le forze che abbiamo per superarlo ed uscirne nel migliore dei modi. Sul comparto “casa” mi sento di dire che l’emergenza sanitaria ci ha permesso di prendere ancora più consapevolezza della sua importanza come bene primario e bene “rifugio” in tutti i sensi. Di conseguenza la centralità dell’immobile emerge fortemente con la volontà, come detto prima, di migliorare l’attuale o valutare l’acquisto di una soluzione più vicina alle mutate esigenze. La casa di proprietà resta per gli italiani un desiderio costante, sebbene la scelta dell’affitto o di altre formule venga comunque ponderata in base anche alle caratteristiche del nucleo familiare e ad elementi quali lavoro, studio, ecc.

D: Con la vs rete ampia e diffusa sul territorio avete modo di sondare le esigenze dell’utenza, siano privati o investitori, e le difficoltà nel compiere una operazione immobiliare. Quali potrebbero essere le misure legislative che possono contribuire ad una ripresa del mercato immobiliare?
I provvedimenti legislativi definiti dal Governo saranno cruciali per la ripresa economica generale e di conseguenza anche per il comparto immobiliare. Il bene casa è un bene fondamentale e va quindi tutelato e con esso le famiglie e tutti coloro che gravitano nel settore. Quindi sostegno alle famiglie, alle imprese e all’occupazione in primis affinchè si creino le condizioni utili alla ripartenza anche lato casa. Ben vengano anche i superbonus su ristrutturazioni green annunciati da poco, manovra che potrà dare ossigeno all’industria del mattone e sostegno in questo periodo di difficoltà causato dall’epidemia. Tale incentivo permetterà anche un impatto positivo sull’occupazione e potrà rimettere in azione l’edilizia e il comparto del real estate.

Ringraziamo il Dr. Sada per la disponibilità augurandogli buon lavoro per l’impegno che lo aspetta nei prossimi mesi non facili per tutto il sistema Paese

Francesco Saverio Del Buono