Compravendite residenziali II semestre 2020: i dati nazionali

Il fermo delle attività causato dal coronavirus ha fatto sentire i suoi effetti sulle compravendite immobiliari anche nel secondo trimestre del 2020 come ci aspettavamo. I volumi transati si sono contratti del 27,2%, con un peggioramento rispetto al primo trimestre. Era prevedibile un risultato di questo genere visto che ad aprile si era in pieno lockdown, a maggio si è ripartiti in sordina e solo a giugno il mercato ha iniziato a riprendersi con più vigore. La contrazione ha interessato anche le grandi città che hanno chiuso il trimestre con un calo del 26,3%, in linea con il dato nazionale. Tra le metropoli spiccano Napoli (-35,8 %), seguita da Palermo (-34,2%). Il calo minore c’è stato a Genova -19,9%.

L’analisi del compravenduto realizzato dalle nostre agenzie evidenzia che, nel secondo trimestre del 2020, il 78% ha acquistato come prima casa, il 5,5% come casa vacanza ed il 16,5% per investimento. La componente di acquisto di prima casa è in aumento, mentre si è contratta quella destinata all’investimento. E’ un effetto diretto della pandemia che ha messo in stand by gli investitori e ha dato una spinta all’acquisto della casa principale.

Compravendite Immobiliari residenziali nel secondo trimestre 2020
Dati Agenzia delle Entrate

Secondo trim 2019Secondo trim 2020Var %
Bologna17501259-28,1%
Firenze13291020-23,3%
Genova18571488-19,9%
Milano70805202-26,5%
Napoli20691328-35,8%
Palermo1477972-34,2%
Roma87696715-23,4%
Torino36982680-27,5%
ITALIA159619116174-27,2%

L’acquisto dell’abitazione resta sempre prioritario per gli italiani come è emerso dai dati importanti registrati sul nostro portale durante la pandemia. I mutui più convenienti sono una spinta all’acquisto dell’abitazione a cui fa da contraltare l’incertezza per la situazione economica del Paese e per l’andamento dell’occupazione. Confermiamo quindi il ridimensionamento dei volumi di circa 100 mila compravendite rispetto alla chiusura del 2019. I prezzi potrebbero oscillare tra -3% e 0%.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa