Le interviste: Marco Speretta

Intervista Marco Speretta

Arriva Home Together 2020, l’evento sull’abitare sostenibile organizzato dal Gruppo Gabetti per i prossimi 30-31 gennaio a Rho – Fiera

Una due giorni che vedrà impegnati tutti i protagonisti della filiera della riqualificazione del patrimonio immobiliare, con 10 workshop, 60 sessioni formative, 35 aziende partner, circa 5000 partecipanti: il mondo dell’edilizia sostenibile si da appuntamento presso il polo fieristico milanese.

Abbiamo voluto a tal proposito intervistare, sugli obiettivi che la manifestazione si pone e le prospettive che può fornire allo sviluppo dell’efficientamento energetico degli edifici, il Direttore Generale del Gruppo Gabetti, Dr. Marco Speretta.

Home Together 2020 si pone come il più importante appuntamento sul territorio nazionale sul tema dell’abitare sostenibile, coinvolgendo tutta la filiera del settore. Qual è la mission della manifestazione? Che obiettivo vi ponete con l’evento del 30-31 gennaio?

Home Together vuol essere un open innovation hub, un grande progetto di filiera capace di gestire e promuovere, in tutte le fasi, progetti di sostenibilità sull’abitare che toccano tre diversi ambiti: home, people e city.

La società si evolve sempre più velocemente e sono tantissimi i cambiamenti che viviamo ogni giorno, dentro e fuori casa. In Home Together si delineano i tratti di un progetto di filiera con modalità operative locali che coinvolge tutti i professionisti necessari per guidare il risanamento del patrimonio immobiliare del nostro Paese: aziende di installazione, studi di progettazione, amministratori di condominio e consulenti immobiliari, liberi professionisti, esperti del settore. Vogliamo contribuire a promuovere tante forme di cittadinanza attiva, un’educazione che, coinvolgendo cittadini, imprese, istituzioni e professionisti, possa coniugare le istanze sociali, ambientali ed economiche connesse tra loro, fondamentali per la buona riuscita di un progetto sostenibile. Abbiamo la responsabilità di garantire alle prossime generazioni un futuro di grandi opportunità, consapevolezza e rispetto verso l’ambiente, partendo dall’abitare.

L’evento fa seguito ad una serie di tappe in tutta Italia che si sono tenute lo scorso anno. Cosa è emerso da questi incontri? Quale è stata la risposta dei professionisti del settore e quali sono le maggiori problematiche riscontrate?

Nel 2019 abbiamo organizzato un road show di 10 tappe per incontrare agenzie immobiliari, aziende locali e amministratori di condominio, al fine di illustrare e far conoscere le nuove opportunità fornite da iniziative quali Ecobonus e Sismabonus.

La ristrutturazione degli edifici italiani è una priorità del sistema Paese. Mai come in questo momento assistiamo a una concentrazione di incentivi e detrazioni fiscali così favorevoli sia per i condòmini sia per le singole abitazioni, una grande occasione per reimmettere sul mercato immobili nel rispetto dell’abitare sostenibile.

Durante gli incontri, abbiamo illustrato le possibilità derivate dalla cessione del credito, i vantaggi e le modalità operative per le agenzie immobiliari, per le imprese coinvolte, per i condòmini e per i privati. La risposta dei professionisti è stata ottima, stiamo parlando di un mercato in forte crescita ed espansione, con incredibili opportunità. L’unica criticità riscontrata, è che sono ancora in troppi coloro che non conoscono questi vantaggi. Il nostro scopo è appunto far conoscere all’utente finale un mondo di incentivi a cui ha diritto, anche se ancora non lo sa.

Gli interventi di efficientamento energetico richiedono la collaborazione di diverse professionalità, per cui è fondamentale la creazione di una filiera che accompagni durante tutte le fasi dell’intervento chi intenda realizzare su un proprio immobile lavori di questo tipo. Le imprese sono pronte a questa modalità di lavoro?

Le imprese sono pronte in parte, forse non ancora totalmente; eventi come Home Together, o il nostro road show servono proprio a questo, a far percepire e introdurre il concetto di filiera. Sicuramente però, le imprese sono aperte ai cambiamenti e alle possibilità di business che il mondo degli incentivi e dell’efficientamento energetico possono dare. Si tratta a questo punto di creare una filosofia del fare comune, fare tanta formazione e dare il via, senza timore, a progetti ambiziosi.

Il vostro gruppo ha come core business l’intermediazione immobiliare. Quali sono i benefici in termine di incremento di valore e di posizionamento sul mercato di un immobile oggetto di interventi che lo rendano più “prestante” sotto il punto di vista energetico? Potete fornire qualche dato in tal senso?

L’Ufficio Studi Gabetti ha evidenziato differenze di prezzo del 20-30% tra abitazioni in classe A e classi inferiori.

Anche secondo i dati Enel l’aumento di valore di un edificio ottimizzato energeticamente può aumentare anche fino al 20% tanto che un vecchio condominio può vedere crescere il proprio valore di 0,5 – 1,2 milioni, un valore medio di crescita per appartamento di 40mila euro.

Per capire il bacino di utenza di questo business basti pensare che gli edifici residenziali in classe energetica G, sono circa 9-11 milioni in Italia, su uno stock complessivo di circa 12 milioni (rappresentano quindi il 75%). Si tratta di 6.911.180 edifici costruiti prima degli anni ’70, cui vanno aggiunti tra i 2 e i 4 milioni di edifici costruiti successivamente. Nel 2017, l’85% delle abitazioni acquistate riguarda un usato, contro il 15% di nuove costruzioni (dati Istat, rielaborazione Ufficio Studi Gabetti).