Le interviste: Giulio Licenza

ReViva vivacizzazione aste

Oggi per la nostra rubrica delle interviste abbiamo deciso di incontrare Giulio Licenza, fondatore di Reviva, start up che attraverso i big data punta a “vivacizzare” le aste, facendo si che non vadano deserte e non vi sia una svalutazione dell’immobile.

Ci spiega da dove nasce l’idea della “vivacizzazione delle aste” e quindi l’origine di Reviva?

La storia di Reviva parte nel 2016, all’epoca facevo il consulente per le aste immobiliari e parallelamente ho iniziato a fare degli investimenti immobiliari. Il mercato immobiliare era veramente lento e questo si rifletteva anche nel mercato delle aste, dove c’erano tantissimi immobili in asta ogni mese che non venivano aggiudicati ed invece ai pochi più interessanti si trovava sempre la fila di partecipanti. Di questo passo era davvero difficile riuscire ad aggiudicarsi un immobile e quindi anche con una grande mole di lavoro non riuscivo a generare guadagni, nonostante la maggior parte delle aste avesse esito deserto causando difficoltà anche a creditori e debitori.

La sensazione era che il mercato fosse così e che non ci fosse nessuna possibilità di cambiarlo. In quel periodo ho conosciuto Ivano De Natale che oggi è il mio socio, il quale aveva colto un’opportunità ed aveva ricevuto un piccolo portafoglio di immobili in asta da una società che gestiva i crediti. Aiutava a vendere gli immobili in asta ed in cambio delle partecipazioni alle aste otteneva dei compensi a prescindere dal riuscire o meno ad aggiudicarsi l’immobile perchè ha comunque favorito i rilanci del prezzo, così mi ha introdotto in questa attività che inizialmente era locale. Abbiamo iniziato a partecipare alle prime aste e capimmo che in quel modo avremmo potuto risolvere i problemi a chi come noi si occupa di aste, oltre che ai creditori e debitori, così decidemmo di fondare Reviva, la prima Startup specializzata in vivacizzazione d’asta. Le difficoltà all’inizio non erano poche, eravamo solo noi due con una segretaria part-time in un ufficio di 7,5 mq, non conoscevamo nulla del mercato a cui si rivolgeva il ns servizio ed il primo creditore nostro cliente era poco collaborativo. Il progetto prevedeva di aumentare le partecipazioni delle aste che ci erano affidate, coinvolgendo dei professionisti che contattavamo direttamente e riconoscendogli dei compensi per qualcosa che stavano già facendo gratuitamente: partecipare alle aste.

Tuttavia i nostri sogni si scontrarono pesantemente con la realtà: poca reattività dei professionisti che erano poco in target, i sistemi rudimentali e poco incentivanti che all’epoca avevamo a disposizione ed il risultato era che non riuscivamo nel nostro intento di aumentare le partecipazioni alle aste, addirittura ne facevamo meno di quando lo facevamo come professionisti individuali!

Così, facendo numerosi tentativi, cambiando costantemente strategia, siamo arrivati alla soluzione di realizzare una piattaforma che mette in contatto gli immobili con i professionisti delle aste e grazie ad un processo che prevede la valutazione degli immobili e premi economici li aiutiamo a partecipare alle aste, dandogli la possibilità di guadagnare sempre quando partecipano ad un asta. Questo è possibile perché i creditori che faticano a recuperare il loro credito con la vendita degli immobili in asta, ci pagano per il fatto che li aiutiamo a vendere gli immobili più velocemente ed aumentare i loro ricavi. In questo modo siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo ed oggi abbiamo sulla piattaforma Reviva una rete su tutta Italia di 130 vivacizzatori registrati che guadagnano mediamente 1.050€ per asta partecipata, abbiamo aumentato le aggiudicazioni in asta del 40% rispetto alla media del mercato, riuscendo anche a raggiungere l’aggiudicazione dell’immobile direttamente dai nostri vivacizzatori una volta su 4, e nel solo 2019 abbiamo accompagnato dei partecipanti a circa 140 aste!

Oggi Reviva è l’unica Startup in Italia che si occupa di vivacizzazione d’asta e si serve di big data, Intelligenza Artificiale e Marketing Esperienziale per migliorare la vendita degli immobili in asta. In questo modo riusciamo ad aiutare i creditori a recuperare in maggior misura il loro credito, i debitori a sdebitarsi ed i vivacizzatori a guadagnare sempre per le aste a cui partecipano.

Il vostro sito parla di possibilità di guadagno ogni volta che si partecipa ad un asta, anche senza riuscire ad aggiudicarsi l’immobile. Ci spiega come funziona e come si può partecipare?

Di fatto noi siamo incaricati dai creditori ad aiutarli a vendere degli immobili al miglior prezzo possibile, anche utilizzando la rete di professionisti sul territorio. In sostanza ogni “vivacizzatore” sulla piattaforma Reviva può vedere le aste che ci sono state affidate nella sua zona di riferimento, ed ogni volta che ci segnala una partecipazione ad una delle aste in piattaforma, ha aiutato la banca a vendere un immobile e quindi a recuperare del denaro. Per questo poi otteniamo dei compensi che riconosciamo ai vivacizzatori in ogni caso, in base alla partecipazione, i rilanci o l’aggiudicazione dell’immobile.

L’accesso alla piattaforma è a numero chiuso, i vivacizzatori per accedervi devono prima passare sul nostro sito vivacizzazioneaste.com, entrare nella sezione per gli investitori immobiliari e compilare un sondaggio, se lo passeranno andranno alla selezione con il nostro personale interno e solo se rispecchiano i requisiti di competenza e professionalità che stiamo cercando possono accedere. Questo perché non abbiamo bisogno di un gran numero di professionisti per raggiungere i nostri obiettivi ma è indispensabile che siano qualificati, in modo da permettere a tutti di raggiungere dei profitti senza interferenze. Una volta passate le selezioni il vivacizzatore sulla piattaforma ha la nostra tecnologia che gli semplifica il lavoro ed un team che lo supporta in ogni necessità. Lo stretto rapporto che abbiamo con loro ci permette di migliorare sempre, ad esempio in questi giorni stiamo organizzando dei corsi sulle problematiche immobiliari che si trovano ad affrontare maggiormente in modo da aiutarli nel loro lavoro.

Quale è il vostro consiglio per chi vuole iniziare? Deve avere un capitale cospicuo da investire?

Al contrario di quanto si possa pensare, non serve un capitale importante per partecipare alle aste, è infatti frequente trovare immobili in asta a poche decine di migliaia di euro, al costo con cui oggi si acquista un auto. Quindi il tema economico non è rilevante anche considerando che i vivacizzatori spesso si servono di un piccolo club di investitori che finanziano le operazioni o accompagnano dei privati che sono interessati all’acquisto di una casa. Il consiglio che posso dare quindi è quello di non focalizzarsi sul problema di non poter partecipare ma piuttosto di creare un network che li aiuti nell’attività. Aggiungo che anche sul tema della raccolta fondi ci stiamo muovendo, creando una partnership con un’importante piattaforma di crowdfunding.

Come selezionate gli immobili che vengono proposti ai vivacizzatori? Ci sono dei criteri specifici? (tipologia di immobili, valore, ubicazione geografica?)

Ogni vivacizzatore sulla piattaforma ha la visibilità solo delle aste “interessanti”.

Dal lato nostro diamo ad ognuno visibilità degli immobili presenti nella zona in cui opera, c’è inoltre un lavoro di scrematura delle aste problematiche, come quelle che non prevedono l’acquisto dell’intero immobile ma solo una quota, o quelle che sono gravate da vincoli o diritti di terzi come l’usufrutto. Inoltre le aste nei comuni con un mercato immobiliare lento con poche compravendite residenziali le pubblichiamo nel momento in cui il prezzo diventa effettivamente vantaggioso.

Che risultati raggiunge, in base alle vostre analisi, chi svolge l’attività di vivacizzazione?

I risultati raggiunti finora sono ottimi. I nostri vivacizzatori sulla piattaforma sono subito attivi e mediamente entro circa un mese hanno già raggiunto la partecipazione alle prime aste, ottenendo dei compensi che arrivano anche oltre i 3.000€ per asta, oltre ai guadagni che percepiscono anche una volta che si aggiudicano l’immobile.

Quali sono gli obiettivi e le prospettive della vostra start-up?

Il 2020 è l’anno della crescita per noi, stiamo raccogliendo i fondi che ci permetteranno di sviluppare nuova tecnologia e consolidare il nostro ruolo di leader.

Abbiamo sviluppato internamente un algoritmo di Intelligenza Artificiale (machine learning) che analizza i Big Data delle aste e ci permette di prevedere l’esito di un asta con l’80% di precisione. Quest’anno abbiamo intenzione di affinarlo ulteriormente per riuscire ad arrivare ad un’accuratezza del 95%.

Abbiamo anche in cantiere delle partnership strategiche che offriranno nuove possibilità ai nostri vivacizzatori, che quest’anno puntiamo anche a far crescere fino a 255.

Infine abbiamo l’obiettivo di portare il numero di immobili affidati da 5100 di oggi a 7.700, corrispondente a circa il 5% degli immobili in asta ogni anno.