La Torino del lusso: è cresciuta la richiesta di immobili di pregio nel 2019

Mercato immobiliare degli immobili di pregio a Torino

Cresce la domanda di immobili di lusso a Torino, guidata soprattutto da coloro che sono in cerca di soluzioni da acquistare come abitazione principale, con il restante 40% della domanda orientata invece verso soluzioni in locazione. Nel secondo semestre del 2019, la domanda di acquisto ha presentato andamenti differenti nelle diverse zone:
Le zone più richieste continuano a essere il Centro, con via Roma e via Lagrange in primo piano, e P.zza Solferino con le vie limitrofe – dichiara Valentina Cellamaro, direttore Santandrea Luxury Houses di Torino –. Così come interessano la Gran Madre/Borgo Po, Crimea e Cit Turin che, a tutti gli effetti, più che quartieri sono borghi di pregio, ben collegati al centro città e con ogni servizio.
Gran Madre è più centrale e a ridosso del fiume Po, mentre Cit Turin, vicina a Porta Susa, beneficia dell’alta velocità e della fermata della metropolitana, oltre a ospitare il Tribunale e quindi essere ricercata da avvocati e liberi professionisti, non solo per gli uffici, ma anche per le loro abitazioni.
Crimea, collegata al centro dal Ponte Umberto I, è il borgo ideale per coloro che scendono dalla collina e che vogliono rimanere in una zona tranquilla, signorile vicino al Parco del Valentino.
Stabile la zona del Quadrilatero Romano e in leggera crescita la zona della Crocetta, soprattutto la parte più prestigiosa nei pressi di P.zzale Duca D’Aosta, C.so Trento e C.so Trieste.
Il numero di compravendite è risultato quindi in aumento o stabile a eccezione dei quartieri di Corso Massimo d’Azeglio e della zona Collinare.
“La fascia Collinare e la zona corso Massimo D’Azeglio presentano un’offerta di immobili di pregio di dimensioni più ampie, molto spesso sono appartamenti con doppio ingresso, in stabili con portineria; oppure sono ville, che attraggono quelle famiglie che privilegiano stare a contatto con il verde, in location caratterizzate da maggiore tranquillità rispetto al centro città, piuttosto che avere la comodità dei mezzi di trasporto e l’accessibilità ai servizi” prosegue Cellamaro.
I prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili. I tempi medi di vendita si sono attestati nel secondo semestre 2019 su una media di 5-6 mesi, con una scontistica media applicata in sede di trattativa del 7% dal prezzo di richiesta. Nel secondo semestre 2019, il principale driver per l’acquisto di un immobile di pregio a Torino è stato l’acquisto della residenza principale che ricopre il 50%, la sostituzione per coloro che acquistano un immobile senza vendere l’abitazione principale ricopre il 30% mentre l’uso investimento ricopre il 20% delle casistiche.

Nel mercato di Torino, di maggiore appeal la presenza della terrazza, il posto auto/box e i piani alti. Le soluzioni più richieste hanno metrature intorno ai 180-200 metri quadrati e 3 camere da letto. Tra gli elementi penalizzanti, il piano basso, soprattutto se rialzato, l’assenza di balconi e la vicinanza a fonti di rumore.
“L’appartamento di pregio più richiesto è in media di 180 metri quadrati, ma può arrivare anche a 200 metri quadrati. – ribadisce Cellamaro – Preferibilmente ristrutturato o nuovo, deve essere bene servito: vicino a mezzi pubblici, metropolitana e negozi. A livello di scelta, l’acquirente può essere disposto a spendere di più se si tratta di un piano alto, magari con terrazzo, e se è disponibile un box all’interno dell’edificio. Sono apprezzate dotazioni di domotica, a partire dalla termoregolazione a distanza e l’isolamento termico comincia a essere un elemento di interesse.

PREVISIONI 2020
È difficile potere ipotizzare quanto accadrà nel 2020 data la situazione in cui si trova l’Italia. Certo è che, la chiusura delle agenzie comporterà un inevitabile calo nei volumi delle compravendite.
Tutto dipenderà da quando rientrerà l’emergenza Covid: se a giugno le attività potranno ripartire ci si potrebbe aspettare un effetto rimbalzo a partire dal secondo semestre dell’anno. Il settore del pregio è un segmento, che ragiona con logiche diverse rispetto al normale residenziale. Un’ ipotesi che potrebbe realizzarsi è che, con il pesante calo di tutte le Borse mondiali, chi ha liquidità torni a investire su quelli che sono i beni rifugio per eccellenza, il mattone in primis
” ha dichiarato Fabio Guglielmi, Consigliere delegato Gabetti Agency.

Fonte: comunicato stampa Gruppo Gabetti