Coronavirus: quali ripercussioni sugli affitti brevi?

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L’arrivo del Coronavirus nel nostro paese, con le ben note ripercussioni sull’economia del nord Italia, e sul turismo, con migliaia di prenotazioni già cancellate ed alcuni paesi che sconsigliano viaggi in Italia, non può non toccare anche il settore degli affitti brevi.

Lo short rent, che vede Milano capitale italiana per numero di prenotazioni e volume di affari, rischia di subire una forte battuta d’arresto, tra eventi annullati e rinviati, e la chiusura dei musei e dei luoghi di cultura in genere.

Abbiamo raccolto per questo motivo le dichiarazioni degli operatori del settore sulle previsioni per i prossimi mesi.

Marco Celani, AD di Italianway, dichiara:

Italianway stima, solo sul mese di febbraio 2020, una perdita del 19% di prenotazioni, laddove al 24 febbraio vedeva una crescita del numero di notti vendute, quasi 5mila, di circa il 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

Incrociando i dati del Politecnico di Milano che stimano il valore delle prenotazioni della città innescate dal mondo extra alberghiero in circa 180milioni con la distribuzione del giro di affari 2019 (su circa 120mila notti vendute), l’Ufficio Studi di Italianway stima che la perdita dei mesi di marzo e aprile potrebbe pesare sul settore fino a 43 milioni sul mercato milanese dello short term

Mentre infatti per gli operatori privati, circa il 63% del mercato, si tratta di perdita di reddito, senza particolari costi – fa sapere in una nota l’azienda prop tech fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani, tra i top player italiani dello short term – per gli operatori professionali si tratterebbe di una situazione insostenibile, dovendo pagare personale, uffici, software, investimenti sugli appartamenti, rate dei finanziamenti. 

L’allarmismo non serve a nulla e bene hanno fatto le Istituzioni a fissare subito una nuova data per il Salone del Mobile, in modo che gli operatori possano spostare su giugno le prenotazioni già ricevute, invece di cancellarle. 

Inoltre, seguendo scrupolosamente i contenuti delle ordinanze emesse dalla Regione Lombardia e dal Ministero della Salute – continua la nota dell’azienda che per conto dei big player italiani dello short term sta portando avanti il dialogo con le Istituzioni anche rispetto all’annunciata nuova riforma del settore – Italianway, in linea con lo standard che solo gli operatori professionali possono offrire, ha prontamente predisposto, in collaborazione con le proprie aziende partner di servizi di housekeeping, un piano di sanificazione e pulizia approfondita degli appartamenti e alcune misure operative atte ad azzerare il rischio di contagio e garantire la massima tranquillità ai viaggiatori.

Ecco nel dettaglio di cosa si tratta:

1.     Tutti i cleaner sono dotati di specifici Dispositivi di Protezione Individuali, quali filtranti respiratori FFP2, vestiario con maniche lunghe, polsini e guanti.

2.     La biancheria sporca viene raccolta in contenitori chiusi e la biancheria pulita viene consegnata da lavanderie industriali che trattano i tessuti ad alta temperatura per uccidere ogni tipo di agente patogeno. 

3.     Vengono utilizzati gli appositi prodotti a base di etanolo al 70% dotati di maggiore efficacia disinfettante per la bonifica delle superfici inanimate. Nei bagni e nelle zone dove possibile viene utilizzata anche la candeggina.

4.     Viene effettuato un lavaggio generale di tutte le stoviglie ad ogni check-out. Il lavaggio delle superfici degli appartamenti con etanolo e candeggina rende non possibile la sopravvivenza di eventuali virus, la cui trasmissione attraverso oggetti sarebbe comunque ritenuta estremamente improbabile.

Dal canto suo FIAIP, in una nota del presidente Gian Battista Baccarini commenta così i primi dati sulle prenotazioni (-80% di prenotazioni secondo il centro studi dell’associazione): “L’allarmismo esasperato e le continue comunicazioni dei vari organi dello Stato e delle Regioni, spesso in contrasto tra loro, hanno ingenerato un panico diffuso tra la popolazione. Senza voler minimizzare il fenomeno, Fiaip auspica una comunicazione unidirezionale da parte di persone competenti a trattare l’argomento. Decine di migliaia di agenti immobiliari, nonostante le difficoltà del momento, continuano comunque ad operare ogni giorno su tutto il territorio nazionale.”

Foto: appartamento Italianway “Moscova 14A” Milano