Work Well Safe: il corporate wellness elemento chiave dell’ufficio del futuro

wellness uffici

La pandemia Covid-19 ha accelerato e rinnovato l’attenzione ai dipendenti da parte delle aziende e comportato importanti cambiamenti della quotidianità e delle abitudini di ognuno. Nel corso del webinar “Work Well Safe: il corporate wellness elemento chiave dell’ufficio del futuro”, CBRE, in collaborazione con CBRE GWS e Technogym, ha provato ad affrontare il tema dell’Healthy Office puntando su quattro fattori chiave: il benessere dei dipendenti, la realizzazione di un ufficio healthy, la sua gestione e l’implementazione di comportamenti sani al suo interno. 

Il benessere dei dipendenti. Il concetto di wellness si basa su tre pilastri principali: il movimento, l’alimentazione e l’approccio mentale. Silvano Zanuso, Scientific Communication & Research Manager di Technogym, si è concentrato in particolare sul primo di questi pilastri, portando numerose evidenze scientifiche dei benefici del movimento sulla salute, una delle quali basata su un recente studio del British Journal of Sports Medicine, che ha studiato quasi 50.000 soggetti adulti affetti da COVID-19 ed evidenziato rischi più elevati per tutti coloro che hanno un livello più alto di sedentarietà. I maggiori benefici in termini di benessere si ottengono, secondo Zanuso, quando si passa da un volume di attività fisica molto basso a uno, invece, moderato. I benefici, però, non si limitano solo alla salute di chi opera in un contesto wellness: per un’azienda, si riducono di oltre il 60% i costi in assistenza sanitaria, il tasso di assenteismo passa da una media dell’8% a una del 4% e il ritorno sull’investimento va dal 150 al 300% nel medio-lungo termine*. 

*Dati Technogym. 

Realizzare un healthy office. Trascorriamo il 90% della nostra vita tra le mura di un edificio, dove viviamo, lavoriamo e ci svaghiamo. Recenti ricerche hanno dimostrato che la qualità di uno spazio indoor influenza non solo il benessere, ma anche la produttività delle persone. Le aziende che hanno colto questo aspetto stanno avendo un vantaggio competitivo in termini di engagement dello staff, attrazione dei talenti, innovazione e rendimento. Alberto Cominelli, Head of Project Management di CBRE Italy, ha identificato 7 principi per realizzare un buon contenitore del wellness: la diversificazione degli spazi (che segue il trend dell’hotelification del workplace); la qualità e la quantità dell’aria, che possono incrementare la produttività del 6,5%; il comfort acustico, ottenibile attraverso una strategia di attenuazione denominata ABC (Assorbire, utilizzando materiali che riducono il riverbero del suono; Blocco, attraverso la creazione di barriere acustiche; Copertura, cioè implementazione di sistemi di mascheramento del suono che forniscono rumore bianco o rosa); il comfort termico (un recente studio ha riscontrato una riduzione delle performance fino al 10% quando la temperatura è fuori dall’intervallo ottimale di 21-24 gradi); la luce, che deve essere un ottimo mix tra naturale (con uso di spazi esterni) e artificiale ma legata al ciclo circadiano; l’utilizzo del verde all’interno degli spazi di lavoro; una strategia di design che promuova l’attività fisica, tramite postazioni di lavoro non assegnate, incoraggiamento all’utilizzo delle scale e non degli ascensori, implementazione di elementi stimolanti all’interno dell’ambiente di lavoro. Oggi ci sono, insomma, tutti gli strumenti e la tecnologia per migliorare non solo le performance ma anche il benessere delle persone e tutto ciò è certificabile attraverso il Well Certificate, rilasciato dall’IWBI. 

Gestire un healthy office. Dopo aver progettato un healthy office, questo ambiente di lavoro deve essere gestito per mantenere la sua promessa di benessere nel tempo: è il ruolo del Facility Management far sì che la conduzione dello spazio di lavoro mantenga questa promessa e la conseguente employment experience. Alessandra Tatoni, Business Development Director di CBRE GWS, ha approfondito soprattutto il modo in cui il Facility Management contribuisce allo sviluppo del concetto di benessere e di healthy office e in particolare sui tre principi di Work, Well e Safe. Con Work si intende la governance, il sistema di conduzione delle attività in ambito facilities, costituito dall’insieme di persone, processi e attività. Si tratta di strutture composte da professionisti, selezionati in modo mirato per rispondere alle esigenze dei clienti, attraverso processi che contribuiscono a minimizzare le disruption e a preservare la Business Continuity. Well sta a indicare la capacità di mettere insieme un team con diverse specializzazioni che permette di lavorare al concetto di wellness in modo trasversale. Ultimo ma non meno importante è il principio del Safe: non si può nemmeno parlare di benessere se non ci sono elevati standard di sicurezza per chi lavora e frequenta determinati spazi. A questo proposito, in ottica post-Covid-19, è stato sviluppato un servizio di monitoraggio del livello di qualità dell’aria che permette di garantire la salute e il rispetto di tutte le norme. 

Implementare comportamenti sani. Creare un ambiente healthy e gestirlo nel migliore dei modi, però, non è sufficiente se non si riesce a influenzare il comportamento delle persone, implementando comportamenti sani e abitudini salutari. A chiudere il webinar è stato un ospite d’eccellenza, Filippo Ongaro, medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore e coach. Secondo il dott. Ongaro, solo l’8% delle persone intenzionate a cambiare vita riesce a portare a termine il cambiamento, che è “ostacolato” da alcuni fattori, tra cui il deficit di tempo (reale o percepito) e l’affaticamento da sacrificio (ciò che viene percepito come sacrificio stanca al solo pensiero). Per cambiare abitudini bisogna: identificare una ragione, un vantaggio che non può essere teorico e deve essere percepito emotivamente; identificare un fattore scatenante; definire una micro-abitudine nuova con cui sostituire quella negativa; svolgere una pratica deliberata che dia gratificazione; avere un piano di recupero dagli errori che tenga conto della possibilità di ricadute, perfettamente normali nel contesto. È fondamentale, in ambito aziendale, aiutare le persone a rendere facile il cambiamento, bisogna formarle adeguatamente e aiutarle a costruire un piano di cambiamento, sfruttare le conoscenze neurobiologiche e uscire dai luoghi comuni e dalla mentalità prescrittiva per cui ci convinciamo che basta dire cosa fare per ottenere un cambiamento. 

Fonte: comunicato stampa CBRE Italy