Le interviste: Silvia Spronelli

Solo Affitti

Per la nostra rubrica delle interviste ai protagonisti del mondo immobiliare, oggi intervistiamo Silvia Spronelli, CEO di Solo Affitti.

D: Dr.ssa Spronelli, come ha affrontato la vs società la situazione di emergenza inattesa?

R: Inattesa sì.. direi del tutto imprevedibile e inimmaginabile soprattutto! Di crisi nel nostro settore, di crolli e di boom ritengo che ne abbiamo visti un po’. Come specialisti della locazione, “outsider” del settore, siamo abituati a ragionare fuori dagli schemi, a trovare soluzioni originali, a saper leggere la realtà anche da altri punti di vista. Certamente all’inizio siamo stati spiazzati, come tutti, ma devo dire che fin da subito abbiamo reagito cercando di continuare ad offrire un servizio che noi consideriamo essenziale. Ci sembra quasi paradossale, infatti, ora che dobbiamo tutti restare a casa, che i servizi di chi si occupa proprio di case, di abitazioni, di soddisfare innanzitutto l’esigenza primaria e primordiale di vivere in un luogo degno e dignitoso non siano stati ritenuti essenziali. Per questo ci siamo subito riorganizzati per continuare a proporre consulenza ai proprietari lasciati ancora soli ad affrontare le conseguenze di una grave crisi economica che aumenterà i casi di morosità e dall’altra parte poter presentare agli inquilini la possibilità di immaginare nuove soluzioni abitative in cui trasferirsi appena possibile.

D: Che tipo di richieste avete ricevuto dai vostri affiliati e come avete cercato di rispondere (sia dal punto di vista delle difficoltà per le agenzie a svolgere la propria attività, ferma o quasi, sia per le richieste di proprietari e conduttori per ipotesi di sospensione o rinegoziazione dei contratti in essere)?

R: La richiesta principale è stata di avere un supporto innanzitutto a livello motivazionale. Vederci al lavoro con immutato impegno ed entusiasmo sono certa abbia trasmesso la necessaria spinta a fare lo stesso, a non lasciarsi soccombere; la strada da cercare e che abbiamo indicato subito era quella di darsi da fare, diversamente certo, ma senza restare fermi. Lamentarsi, arrendersi, rimanere immobili non è nel mio DNA, non è nel DNA dell’azienda che ho creato, non è nel DNA degli imprenditori che hanno scelto il mio franchising, mai ingessato e tradizionalista, ma sempre originale e innovatore. Voglio ringraziare il mio staff e tutti gli imprenditori che mi hanno sostenuto in questo periodo, lasciandosi condurre in un cambiamento non facile, ma possibile. Il nostro lavoro si basa sul contatto con la gente, sulle pubbliche relazioni… sulle semplici chiacchiere da bar. Come fare ora? Ora la tecnologia, esaltata, amata o avversata che sia, diventa la nostra principale alleata. Siamo partiti subito innanzitutto sentendoci tutti più vicini grazie alle dirette Facebook, poi prendendo confidenza con le video chat, tramite WhatsApp, meet, hangout, zoom o quel che sia; poi i virtual tour creati e realizzati con grandi idee, soluzioni e risorse condivise che hanno ridato senso e importanza al fatto di far parte di una rete, di essere in gruppo e non soli. Per questo abbiamo anche proposto diverse iniziative di marketing e investito (sì investito in questo periodo!) in una campagna tv nazionale. Siamo molto soddisfatti di come le agenzie abbiano saputo sfruttare l’occasione e degli ottimi riscontri ricevuti dalla tv, quanto dalle campagne web a supporto.

D: Gli scenari post pandemia saranno diversi da quelli che stavamo vivendo agli inizi dell’anno. Cosa potrà cambiare? L’incertezza economica che ne seguirà potrebbe comportare una preferenza per l’affitto rispetto all’acquisto di un immobile? (penso per esempio alle difficoltà ad ottenere un mutuo, i più giovani potrebbero optare per una scelta meno impegnativa rispetto all’acquisto)

R: Devo dire che la nostra resilienza, il nostro coraggio, l’atteggiamento positivo e la lucidità mantenuta in questo periodo è frutto anche dello scenario positivo che si aprirà per il settore degli affitti. In realtà già da anni le locazioni si sono pian piano conquistate la scena principale del mercato immobiliare, riuscendo, secondo l’osservatorio FIAIP, a raddoppiare il suo volume negli ultimi 12 anni (+99% rispetto al valore di riferimento 100 del 2007). I recentissimi dati riportano che per quanto riguarda le locazioni, rispetto all’anno precedente, si fotografa un aumento del volume delle locazioni, in netta crescita del + 3% grazie ad un incremento dei contratti con cedolare secca, transitori e a canone concordato. Oggi siamo già a 1 milioni e 700 mila nuovi contratti registrati ogni anno che indicano come il mercato delle locazioni sia non solo e non più la scelta obbligata di quanti non possono aver accesso all’acquisto, ma anche la scelta consapevole e ponderata di quanti preferiscono l’affitto perché più adeguato allo stile di vita propenso alla mobilità e ai cambiamenti o più economicamente conveniente e sostenibile rispetto a lunghi e incerti contratti di mutuo. Quello che ci aspettiamo è che ora, proprio dopo un evento così imprevedibile e sconvolgente, ci saranno diverse difficoltà economiche che inevitabilmente rendono l’affitto più accessibile della compravendita (difficoltà di accesso al mutuo, precarietà del lavoro, necessità di mantenere liquidità e risparmi); ma ci saranno anche nuovi inquilini che sceglieranno consapevolmente di rivolgersi al mercato dell’affitto come alternativa più sicura in un momento di generale incertezza economica.

D: I conduttori stanno mostrano una certa sofferenza, dovuta alla grave crisi economica le cui conseguenze sono ancora del tutto da valutare. Ritiene che qualche intervento legislativo possa essere necessario per dare respiro a conduttori e locatori, risolvendo le problematiche irrisolte del settore (soprattutto nel settore delle locazioni ad uso diverso dall’abitativo)?

R: É ormai da qualche mese che sosteniamo in particolare due grandi iniziative: l’estensione della cedolare secca agevolata al 10% per i contratti a canone concordato in tutti i comuni italiani e non solo quelli inclusi nell’elenco dei comuni ad alta tensione abitativa. La riforma sarebbe contemporaneamente a favore e dei locatori che potrebbero contare su un consistente risparmio fiscale e relativo maggiore guadagno, ma anche a favore dei conduttori che potrebbero contare su canoni calmierati, più bassi rispetto ai classici canoni di mercato. La seconda riforma riguarda una revisione dei tempi e le modalità di sfratto: volendo incentivare i proprietari a mettere in affitto la propria proprietà privata inevitabilmente il governo deve risolvere la principale paura dei proprietari: subire uno sfratto! Gli sfratti rappresentano un vero incubo in termini di durata e costi, ci vogliono procedure molto più veloci e meno costose.

D: Il lungo tempo trascorso in casa può condurre ad una nuova concezione del living. Secondo le vostre previsioni ci potranno essere delle novità nelle esigenze dei potenziali conduttori, cui il mercato dovrà adeguarsi?

R: É ancora un po’ presto per vedere gli effetti… quello che abbiamo rilevato subito è stata una buona richiesta di case al mare. Un modo per dire se dovessero chiudere ancora tutto intanto potrò essere in una località con il mare e passeggiare respirando aria buona. Ci aspettiamo poi che se prima la vicinanza ai mezzi di trasporto e la presenza di buone scuole fossero le richieste principali soprattutto per le famiglie, ora potranno essere in aumento accessori come terrazzi, ampi balconi e magari uno spazio verde.

D:La quarantena ha imposto l’utilizzo dello smart working, modificando l’approccio dei professionisti al proprio lavoro. Le competenze ed abitudini acquisite in questo periodo saranno irreversibili e si andrà quindi a creare un’agenzia di nuova concezione, che realizzerà il suo business soprattutto con servizi da fornire all’utenza in modalità online?

R: Siamo certi che ci sono sempre aspetti positivi che si scoprono in momenti di difficoltà. Sfruttare la tecnologia presente per accelerare e migliorare il nostro lavoro è sicuramente uno di questi aspetti. Tante volte ci eravamo ripromessi di fare virtual tour e foto perfette dell’immobile, cosa che oggi eseguiamo con regolarità per ridurre al minimo le visite di persona; per non parlare della firma digitale che ci garantisce di mettere in regola i documenti senza far passare fisicamente i clienti in agenzia e quindi senza esporli ad alcun rischio. Una procedura che in alcuni casi veniva già utilizzata ma in una modalità complessa… che oggi è stata semplificata e resa parte del metodo operativo.

Insomma, l’ingegno e l’intraprendenza non mancano e alla fine dei conti il nostro lavoro ne uscirà migliorato.

Ringraziamo Solo Affitti nella persona della CEO Silvia Spronelli per la disponibilità mostrata augurandoVi buon lavoro per i prossimi mesi che si preannunciano particolarmente impegnativi.

Intervista a cura di Francesco Saverio Del Buono