Kroll: nel 2022 gli investimenti immobiliari in Italia raggiungono 11,3 miliardi di euro (+16% rispetto al 2021).

Uffici e Logistica i settori più attrattivi. Tra le città primeggia Milano

Paola Ricciardi, Managing Director e Country Head Kroll REAG:“Il protrarsi del conflitto russo-ucraino ed il rialzo dei tassi di interesse fanno privilegiare agli investitori un approccio “wait and see””

Secondo la più recente analisi realizzata da Kroll, azienda leader nella fornitura di soluzioni dedicate alla gestione del rischio e all’advisory finanziaria a livello globale, nell’ambito di una situazione macro-economica ancora delicata e incerta, caratterizzata dai rincari dei prezzi dell’energia, dal rialzo dell’inflazione e dalle conseguenze delle vicende belliche, il 2022 si è chiuso con un volume di investimenti corporate nel real estate in Italia pari a 11,3 miliardi di euro, il 16% in più rispetto al 2021, un risultato inaspettato dopo il sensibile rallentamento degli investimenti registrato nell’ultimo trimestre dell’anno.

Analizzando l’andamento degli investimenti per asset class, emerge che nel 2022 gli Uffici mantengono il primato di attrattività, catalizzando il 38% degli investimenti in Italia, per un totale di 4,3 miliardi di euro, così come è rimane vivace il settore Logistica e Light Industrial, che, grazie a big deal e ai relativi sviluppi logistici, rappresenta il 25% degli investimenti totali, con 2,8 miliardi di euro. L’asset class Retail registra investimenti contenuti ed in linea rispetto al biennio 2020-2021 totalizzando nel 2022 il 7% del totale, pari a circa 0,8 miliardi di euro; gli immobili dei segmenti Hotel ed Healthcare, che insieme costituiscono l’asset class Hospitality, hanno rilevato importanti segnali di ripresa intercettando il 15% del volume transato (circa 1,7 miliardi di euro).

Con il 9% degli investimenti, nel 2022 si consolida l’autonomia dell’asset class Residenziale, mentre la categoria “Altro”, nella quale ricadono immobili non riconducibili ad una specifica asset class e/o soggetti a valorizzazione, ha pesato per il 6% sul totale investito.Dal punto di vista geografico, è ancora la città di Milano a catalizzare la quota maggiore di investimenti nel 2022, arrivando al 45% del totale, rispetto al 30% del 2021, grazie soprattutto alle transazioni che hanno visto coinvolti trophy asset nel segmento terziario. Il 43% degli investimenti ha poi riguardato le secondary cities, mentre Roma conferma il dato del 2021, con una quota del 12%.

Paola Ricciardi, Managing Director e Country Head Kroll REAG, ha commentato: “Il protrarsi del conflitto russo-ucraino ed il rialzo dei tassi di interesse hanno segnato significativamente il 2022 e l’avvio del 2023; il mercato immobiliare sembra recepire in differita gli effetti di tali eventi. La vivacità del capital market in Italia appare infatti in rallentamento a partire dagli ultimi mesi del 2022; a fronte della scarsità della leva finanziaria e del costo del denaro, gli investitori si pongono con atteggiamento “wait and see”; ad oggi, infatti, alcuni beni, come i trophy asset, sono acquistabili esclusivamente ad equity.

La dinamicità del mercato non ha tuttavia intaccato l’interesse per la Logistica, ancora caratterizzato da un basso profilo rischio-rendimento, e per il segmento Hospitality, caratterizzato da una ritrovata attrattività con strutture ricettive acquisite in un’ottica value-add e con l’obiettivo di immettere sul mercato prodotti ad elevato standard qualitativo. Le iniziative di sviluppo a prevalente carattere residenziale vivono una fase di stand-by a causa dei recenti rialzi del costo del debito, mentre il mercato dei centri commerciali rimane illiquido e dominato da investitori opportunistici.”