JLL: Il nuovo modello di workspace rigenerativo come risposta alle nascenti esigenze di chi vive gli uffici

Milano, 15 novembre 2021 – Secondo una recente ricerca di JLL – a cui hanno preso parte più di 3.300 professionisti nel mondo – gli spazi di lavoro post-pandemia sono destinati ad essere ripensati in ottica sempre più people centric.

Lo studio, svolto con la collaborazione dell’antropologo Chris Diming, mette in luce come nella progettazione dell’ufficio diventi fondamentale considerare le esigenze dei dipendenti e il loro modo di lavorare. In un momento in cui le persone stanno ritornando gradualmente negli uffici dopo un periodo completamente da remoto che ha consentito maggiore flessibilità, ma ha anche portato a molti casi di stress, digital overload e burn-out, nasce per le aziende l’opportunità senza precedenti di creare uno spazio di lavoro che concili benessere e performance. Da qui lo studio di un nuovo modello di workspace rigenerativo che si basa su tre elementi fondamentali: la salute mentale, sociale e fisica.

Secondo la ricerca, il 37% delle persone non si è sentita abbastanza valorizzata dalla propria organizzazione durante i mesi della pandemia, il 36% dei rispondenti ha provato un forte di senso di demotivazione mentre il 25% ha affermato di essersi sentito esausto per i troppi impegni tra lavoro e famiglia.Una condizione di stress e insoddisfazione che ha alimentato la cosiddetta Great Resignation: sempre più persone stanno infatti considerando di cambiare posto di lavoro.

“Il lavoro a distanza prolungato ha portato alla perdita di un chiaro confine tra vita lavorativa e privata, con tutte le attività che si svolgono nello stesso spazio in momenti non più ben distinti” ha dichiarato Barbara Cominelli, CEO di JLL Italia. “Tra i lavoratori è sempre più evidente l’urgenza di creare interazioni umane reali. Solo il 36% delle persone è riuscito a mantenere solide relazioni professionali e personali con i colleghi e la maggior parte dei dipendenti fatica a sentirsi veramente parte di una comunità aziendale”.

Oggi le persone si aspettano flessibilità e una maggiore comprensione da parte del proprio datore di lavoro, oltre che una maggiore attenzione verso la sicurezza. Vogliono lavorare in un ambiente inclusivo che promuova uno stile di vita sano e sostenibile e il benessere psico-fisico. La ricerca rivela altresì che il management gioca un ruolo fondamentale nell’affermarsi di nuove abitudini lavorative e nel promuovere il benessere dei dipendenti. Tre in particolare saranno le grandi sfide con cui la leadership dovrà confrontarsi nel prossimo futuro: Fare in modo che i dipendenti si sentano ascoltati e supportati quando esprimono difficoltà: le occasioni in cui viene richiesto sostegno psicologico stanno diventando più frequenti e i dipendenti desiderano maggiore comprensione e condivisione; Assicurarsi che i lavoratori si sentano inclusi e apprezzati anche nei momenti di lavoro da remoto: in un futuro ibrido la sfida sarà quella di consolidare la fiducia all’interno dei team; Mantenere le persone allineate verso uno scopo comune, anche nelle occasioni in cui la direzione strategica dell’azienda si sta evolvendo.

Partendo dalla nozione di salute e da come i lavoratori possono essere supportati per raggiungere un benessere a 360 gradi, il Regenerative Workplace di JLL illustra come poter garantire che i dipendenti si sentano sicuri e a proprio agio da un punto di vista psico-fisico e nelle relazioni professionali. Attraverso la realizzazione di questo modello, le aziende saranno in grado di creare un luogo di lavoro in cui i loro dipendenti potranno crescere e sviluppare una performance migliore e sostenibile nel lungo periodo.