In Italia si sono registrati investimenti capital markets per 300 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022
Potenziale di sviluppo per la domanda di futuri posti letto nelle strutture residenziali per anziani e in quelle private di assistenza ospedaliera
Nei primi 9 mesi del 2022, gli investimenti capital markets nel settore sanitario in Italia hanno registrato circa 300 milioni di euro, di cui la metà relativi ad immobili destinati all’assistenza agli anziani, il resto all’attività ospedaliera. Si stima che in Europa gli investimenti immobiliari nel settore sanitario raggiungeranno i 10 miliardi di euro entro la fine del 2022.
Questo è quanto risulta dall’ultima ricerca “Real Estate Healthcare 2022” di JLL, leader nei servizi professionali e nella gestione degli investimenti per il settore immobiliare.
Le tendenze legate alla popolazione italiana
Il Nord Italia conta il maggior numero di case di riposo, con Piemonte e Lombardia in testa. Negli ultimi 10 anni il numero di posti letto è aumentato del 15%, arrivando a circa 260 mila, ma l’attuale tasso di copertura (posti letto per 100 abitanti over 65) rimane comunque sotto la soglia ideale del 5%, attestandosi all’1,9%. Confrontando il numero di posti letto esistenti in strutture residenziali in Italia e il numero di posti letto occupati, emerge un tasso di occupazione pari al 78%. In particolare, in 11 regioni su 21 è superiore all’80%, con la Lombardia che si attesta quale regione più satura, raggiungendo l’87%.
La domanda di posti letto
I posti letto accreditati previsti nelle strutture di ricovero sono circa 50.800, comprensivi di day hospital, day surgery e degenza ordinaria; a differenza di quanto accade per le case di cura, tale offerta di posti letto non è distribuita prevalentemente al Nord: sebbene la Lombardia risulti ancora una volta prima per numero di posti letto, è seguita in questo caso da Campania, Lazio e Sicilia. Ciò riflette il diverso approccio alla sanità e alla privatizzazione che ogni regione ha adottato: la Lombardia è la regione con la maggiore privatizzazione, rappresentando il 22% dei posti letto privati complessivamente disponibili nel Paese. Seguono Campania (13%) e Lazio (12%). Guardando al peso di posti letto privati accreditati sul totale per regione, si notano in particolare tassi elevati in Calabria (32% di posti letto privati), Campania (31%), Provincia di Trento (30%), Sicilia (26%) e Lazio (25%). Regioni come il Piemonte (16%) la Puglia e la Sardegna (entrambe al 18%) presentano un tasso medio, mentre regioni come il Veneto (9%), l’Umbria (7%) e la Liguria (6%), mostrano tassi di privatizzazione tra i più bassi, con la Basilicata che è la regione con meno posti letto privati (2%).
[1] Elaborazioni JLL su dati Oxford Economics
[2] Fonte dati Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale, 2020