I nuovi trend del retail: sostenibilità, sicurezza ed e-commerce

Si è tenuto nei giorni scorsi il webinar “Retail 2021: valori, tendenze e nuovi concept” organizzato da World Capital.

Durante l’evento hanno preso parte autorevoli player del settore retail, quali Massimo Torti, Segretario Generale Federazione Moda Italia – ConfcommercioBenedetta Chiara Conticelli, Managing Director di KryalosFabio Primerano, Presidente Esecutivo di Ciesse PiuminiAlessandro Crosato, Owner e Fashion Design Director di Mosca ClothingMarco Bognetti, Safety Manager di Leroy MerlinLorenzo Mian, Country Digital Leader di Decathlon.

Il mercato del retail italiano è stato uno dei comparti maggiormente influenzato dagli effetti del Covid. 

Focalizzandoci su determinate categorie merceologiche, notiamo che durante la pandemia i valori dell’abbigliamento sono scesi drasticamente al di sotto di quelli del comparto alimentare.

Dai primi mesi del 2021, invece, assistiamo ad una leggera ripresa dei valori del mercato fashion, soprattutto nel Nord Italia, con Milano e Roma tra le piazze italiane più di appeal.

Questo lo scenario emerso dall’introduzione svolta da Francesca Scarlatti, Senior Real Estate Consultant Retail & Capital Market di World Capital, che ha presentato i valori immobiliari rilevati all’interno del nuovo Report Retail Fashion & High Street realizzato dal Dipartimento di Ricerca di World Capital insieme a Federazione Moda Italia-Confcommercio.

Restando sul comparto della fashion, dai dati rilevati da Federazione Moda Italia, nel periodo pandemico è stata registrata la un saldo nati-mortalità di 4.485 punti vendita, con una stima di oltre 10.000 chiusure di negozi e la perdita di oltre 30.000 addetti.

Per quanto riguarda le tendenze del comparto: l’e-commerce, l’attenzione all’ambiente (second hand e nuovi servizi), l’invecchiamento della popolazione e la frammentazione dei modelli di famiglia erano dei trend già in atto nel periodo pre pandemico.

Oggi l’iper-connessione, le restrizioni imposte a movimenti e attività (come quelle dei negozi di moda chiusi per decreto per 138 giorni, pari al 35% della loro capacità lavorativa), unita all’assenza dello shopping tourism, al ricorso allo smart working e il distanziamento sociale hanno mutato le abitudini tecnologiche, sociali e di consumo generato nuovi trend.

Il post pandemia parla anche di riscoperta dei negozi di prossimità, ricerca della sicurezza sanitaria all’interno dei negozi e di un processo di downsizing (ridimensionamento) e rimodulazione degli spazi, oltre ad una valorizzazione dell’elemento del confort.

Per quanto riguarda lato investimenti immobiliari, il mercato del retail rappresenta sicuramente un’asset class interessante su cui puntare. A confermarlo è il progetto presentato da Kryalos: una riqualificazione urbana di una parte di Corso Buenos Aires a Milano e di Piazzale Loreto, con l’apertura nel mese di dicembre di una sezione degli 8.000 mq della piattaforma destinata al retail.

Spostando l’attenzione sui brand moda, dalla loro testimonianza si è compreso che oggi l’elemento della sostenibilità ha acquisito grande risonanza nel mondo retail.

Ne è un esempio “Mission to Green” il progetto presentato da Ciesse Piumini, non una semplice ispirazione, ma un vero e proprio modo di essere e di pensare le collezioni in maniera sempre più sostenibile per il pianeta.

Spazio dunque a materiali riciclati ed ecosostenibili, con l’obiettivo di aggiornare il ciclo produttivo in un’ottica eco-friendly.

Oltre alla sostenibilità, oggi per i brand moda è importante focalizzarsi anche sulla trasparenza dei prodotti e la responsabilità territoriale.

Per questo Mosca Clothing ha introdotto la responsible labeling, ovvero un’etichetta interattiva dove chi compra i loro capi può verificare tutta la loro filiera e i fornitori utilizzati per la produzione dei prodotti.

Non solo sostenibilità e trasparenza, ma anche sicurezza all’interno dei negozi, tendenza potenziata sicuramente dalla pandemia, ma che alcuni brand sposano da sempre, proprio come Leroy Merlin.

Gestendo delle merci particolari, nasce l’esigenza di stoccare in sicurezza tutti i prodotti presenti all’interno del negozio.

Una sicurezza che non passa soltanto nel flusso delle merci, ma soprattutto in quello delle persone, con l’introduzione di misure anti contagio come il distanziamento sociale, il gel disinfettate, l’utilizzo di guanti e le corsie distanziate.

Il webinar si è concluso con un approfondimento da parte di Decathlon su come dialogano negozio fisico ed e-commerce.

La componente digitale è ormai fondamentale all’interno del processo di acquisto, tendenza in netta crescita soprattutto nei primi mesi del 2021.

Digitalizzazione e fisicità del negozio devono dunque muoversi di pari passo, dando la possibilità ai consumatori di ordinare i prodotti online, scegliere il negozio più comodo da raggiungere e ritirare gratuitamente la merce.

Per muoversi verso questa direzione, Decathlon ha sviluppato “Ship from store”, ovvero la possibilità da parte dei punti vendita di preparare e soddisfare degli ordini online, che verranno poi presi in carico da un corriere, per i loro clienti.

“Come abbiamo visto dai dati, i negozi di moda sono stati drasticamente colpiti dagli effetti della pandemia – dichiara Massimo Torti, Segretario Generale Federazione Moda Italia – Confcommercio – Oggi gli operatori commerciali per rilanciare la propria attività devono effettuare un’analisi di contesto, misurare le proprie performance, comprendere i modelli di business generati dalle nuove abitudini ed attitudini dei consumatori e trasformare le situazioni di complessità in opportunità di sviluppo con strategie phigital di vendita, online e offline.”

“Nonostante il Covid abbia avuto il maggior impatto sull’asset class del retail, accelerando determinati eventi quali per esempio l’e-commerce, si è compreso che il trauma non è stato così forte e si è confermato il lato resiliente del settore – commenta Benedetta Chiara Conticelli, Managing Director di Kryalos – Crediamo che vedremo un retail bounce back nel 2022 che porterà risultati positivi”.

“La sostenibilità è un elemento fondamentale per un brand moda che vuole abbracciare una filosofia dì rispetto della natura e del mondo che ci circonda – dichiara Fabio Primerano, Presidente Esecutivo di Ciesse Piumini – tuttavia intraprendere questa strada implica un impegno costante e a lungo termine. Ciesse Piumini ha preso un impegno nel rispetto dei suoi clienti, che parte dalla scelta dei fornitori allineati a questa filosofia, per arrivare ad un prodotto che affianca ad una eccellente qualità, una ricerca di nuovi materiali e processi produttivi ecosostenibili. Questa è la nostra sfida, la nostra “Mission To Green”, come abbiamo battezzato questo percorso. Non ultimo, in un’ottica di completa trasparenza verso i clienti, abbiamo realizzato un labelling dedicato proprio a questa nostra “Mission to green” per indicare i capi che sono frutto di questa scelta, beyond imagination.”

“Oggi il cliente non è più sporadico, oggi è un follower che vuole sapere chi è l’azienda, com’è stato fatto il prodotto – dichiara Alessandro Crosato, Owner e Fashion Design Director di Mosca Clothing– Per questo dobbiamo fornire un’onestà e trasparenza ai consumatori, raccontando tutto quello che c’è da sapere dietro al prodotto finito.”

“Quando pensiamo al tema della sicurezza, pensiamo alla volontà che la nostra azienda porta avanti da sempre e che traduciamo in una politica chiara, affinchè tutti siano consapevoli che lavorare in sicurezza sia l’elemento principale – commenta Marco Bognetti, Safety Manager di Leroy Merlin – Sicurezza non solo sul posto di lavoro, ma anche per i nostri clienti che acquistano all’interno dello store.”

“Nel nostro settore i cambiamenti sono all’ordine del giorno. Store fisico ed e-commerce devono evolvere in modo sinergico per soddisfare le esigenze dei clienti – dichiara Lorenzo MianCountry Digital Leader di Decathlon – Per questo i retailer devono continuare ad investire sia nel digitale, implementando nuovi servizi, sia fisicamente, rimodulando gli spazi dei loro store: l’obiettivo è garantire un’esperienza d’acquisto omnicanale completa e fluida.”

“La pandemia ha influito sul mercato immobiliare retail, ma nonostante ciò, negli ultimi mesi, i valori immobiliari hanno registrato una leggera ripresa, soprattutto nel Nord Italia – dichiara Francesca Scarlatti, Senior Real Estate Consultant Retail & Capital Market di World Capital – Nella scelta dell’investimento immobiliare un ruolo fondamentale è giocato dalla posizione del negozio e per questo il Dipartimento di Ricerca di World Capital ha individuato un tool capace di evidenziare le aree più interessanti per l’apertura di un retail shop a Milano.”
 

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