Fase 2 & immobiliare: Casa.it intervista gli agenti

Sondaggio Casa.it

A seguito dell’ultimo DPCM del 26 aprile, diverse attività industriali e commerciali potranno avviarsi alla riapertura in base ai codici Ateco, comprese le attività immobiliari. In attesa delle prossime mosse del governo in materia di ripresa e di capire come e quanto cambieranno le vite di tutti durante la fase 2, molti comparti stanno facendo i conti con i risvolti economici del lockdown causato dall’emergenza Coronavirus. Uno dei settori più toccati è senza dubbio quello del Real Estate, con lo stop totale delle visite agli immobili, le agenzie chiuse e i rogiti posticipati a data da definirsi. Secondo i dati diffusi dalle associazioni di categoria, sono circa 65.000 i contratti di locazione di varie tipologie e circa 20.000 i trasferimenti immobiliari che non si sono potuti perfezionare a causa della crisi.

Agenzie chiuse, però, non ha significato totale stop alle attività dei consulenti per le compravendite immobiliari. Basti pensare che, a oggi, sul portale Casa.it, per quasi un terzo degli annunci – ben 260mila! – è prevista la possibilità di una visita da remoto grazie allo strumento PrimaVisita, visibile agli utenti con il tag “Visita Guidata da Casa” e che conferma che durante questo periodo di lockdown, l’attività di ricerca casa non si è fermata.

Allo scopo di comprendere quale sia il reale impatto della crisi, come si siano attivate le agenzie per gestire questo particolare momento storico e come pensano che volgerà il mercato una volta usciti dal periodo di emergenza, Casa.it – il sito e l’app di riferimento per chi cerca casa e per i professionisti del Real Estate – ha coinvolto i professionisti del settore in un’indagine. 

Abbiamo voluto sentire la voce dei diretti interessati, le agenzie immobiliari, chiedendo loro di raccontarci come stiano vivendo questi momenti, come si siano organizzati per portare avanti il lavoro, ma soprattutto cercando di capire come noi di Casa.it possiamo supportarli ora e durante la ripresa”, commenta Luca Rossetto, CEO di Casa.it. In questi mesi abbiamo già messo in campo diverse iniziative in tal senso: dall’offerta gratuita del servizio PrimaVisita, alla dilazione dei pagamenti, fino al raddoppio della visibilità”.

Ecco i punti salienti emersi dall’indagine:

  1. La tecnologia ha permesso di continuare a lavorare. Grazie agli strumenti tecnologici – dai semplici sistemi di videoconferenza a quelli più avanzati che permettono, ad esempio, di effettuare visite da remoto – tutti i professionisti coinvolti nell’indagine hanno confermato di avere continuato a lavorare. Carola Valenza di Remax commenta: “Strumenti quali PrimaVisita, che permette la visita di un immobile da remoto, ci offrono l’unico modo di mantenere il contatto con i clienti in attesa di fare una visita fisica. Le schede complete di tutto sono, poi, quelle più visitate in questo momento dagli utenti”. 

Che la tecnologia abbia offerto un’ancora di salvezza lo testimonia anche Valentina Bodini di Coldwell Bankers: “Stiamo continuando a lavorare, anche se in maniera differente, sia organizzando l’attività di formazione per gli agenti sia cercando di “virtualizzare” tutti i processi di agenzia. Stiamo trasformando la forzata inattività in opportunità formativa per i nostri consulenti, attraverso la messa a punto di nuove procedure operative e l’implementazione dei più recenti strumenti tecnologici. Parallelamente,  la consulenza al cliente prosegue attraverso  un canale aperto alle richieste di informazioni,  alla valutazione  degli immobili e  alla loro visita virtuale,  nonché al supporto al fine di portare a termine operazioni già avviate”.

  1. Entusiasmo, passione e ottimismo sono le chiavi per la ripartenza. Secondo gli agenti immobiliari, probabilmente perché già fortificati dallo shock che ha investito il settore nel 2008, le crisi vanno e vengono. “Ci siamo impegnati ogni giorno e ci impegneremo ancora di più durante la ripartenza per motivare i dipendenti e farli sentire parte di un progetto, la ripresa, che ci sarà. E’ una grande opportunità e noi abbiamo continuato a investire sia in pubblicità sia in attività sui social perché tutto ritornerà come prima”, racconta Tommaso Ferrari di Scrigno Immobiliare.
  1. Per ripartire è essenziale fare squadra. Molti tra gli intervistati hanno confermato la necessità, per le agenzie di prossimità sul territorio, di collaborare. Come afferma Marinella Marveggio, titolare della Marveggio, “In futuro sarebbe auspicabile aprirsi alla collaborazione con altre agenzie dello stesso territorio. E’ vero che le provvigioni sarebbero minori perché divise, ma solo così sarà possibile aumentare le vendite”.

Come cambieranno domanda e offerta secondo gli agenti

E’ opinione comune che questa crisi avrà ripercussioni anche sulle modalità e gli approcci in tema di ricerca della casa. In primis, strumenti come PrimaVisita non saranno più l’eccezione, ma una delle modalità di visita agli immobili da sfruttare soprattutto quando si è nella primissima fase o ancora non si hanno le idee chiare sulla tipologia di immobile ricercato. Poi, si prospetta una domanda maggiore di immobili da ristrutturare da parte di quegli investitori che sono rimasti scottati dalle performance degli investimenti in borsa di quest’ultimo periodo.

Secondo Ugo Ballerini, titolare della ZB Immobiliare:Ci sarà sicuramente maggiore richiesta di immobili con esterni vivibili, come i giardini e le terrazze, e con dotazione tecnologica come sistemi di domotica o per il risparmio energetico o la predisposizione per la connessione wi-fi reti. Gli immobili in zone periferiche senza servizi, invece, ne risentiranno”.

Cosa chiedono le agenzie immobiliari alle istituzioni 

Meno burocrazia e flussi di liquidità. Secondo gli agenti immobiliari coinvolti nell’indagine non ci sono dubbi: oltre alle misure di tipo economico, che servono per agevolare la ripartenza con contenimento dei costi di gestione nonchè quelli finalizzati all’edilizia e all’accesso al credito, è essenziale semplificare le procedure affinché i processi nel complesso siano più snelli. Tra le misure invocate a gran voce, ad esempio, la possibilità di registrare il contratto preliminare di compravendita online.

L’Agenzia delle Entrate dovrebbe organizzare la procedura di registrazione del preliminare online, così come è già per i contratti di locazione”, commenta Ugo Ballerini, titolare della ZB Immobiliare. “In tempi normali, era necessario farlo di persona e l’impegno portava via intere mattinate. Moltiplichiamo per tutti i preliminari conclusi in un mese di lavoro ed è facile intuire quanto tempo perdiamo solo a fare le code”.

In definitiva, secondo gli agenti immobiliari intervistati da Casa.it,  tecnologia, entusiasmo e collaborazione sembrano porre delle ottime basi per la ripartenza. E nel frattempo, è d’obbligo continuare a prepararsi per la riapertura e mantenere sempre vivo il contatto con i clienti per non perdere di vista le loro esigenze, trasformando la crisi in opportunità.

Fonte: comunicato stampa Casa.it