Conferenza stampa Conte: una domanda da Confedilizia

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Confedilizia prende spunto dalla conferenza stampa di fine anno tenuta oggi dal Premier Conte per porre una domanda al Presidente del Consiglio dei Ministri (ed al Governo) in merito al blocco degli sfratti prorogato fino al 30.06.2021, con una dichiarazione del Presidente dell’associazione, Giorgio Spaziani Testa

Se avessimo potuto rivolgere una domanda al Presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno, gli avremmo chiesto: Presidente Conte, ha valutato le conseguenze che provocherà la proroga del blocco degli sfratti al 30 giugno decisa dal Governo e contestata dall’intera opposizione?
La proroga porta a quasi un anno e mezzo il periodo di requisizione di fatto di immobili
privati appartenenti, nella massima parte, a famiglie di piccoli risparmiatori. Il tutto, senza alcun risarcimento in favore dei proprietari e persino con l’obbligo di pagare l’Imu. E con gli effetti drammatici descritti nelle lettere che continuano a inondare la nostra casella di posta elettronica ( bloccosfratti@confedilizia.it ) e quelle di giornali e televisioni.

Ma le conseguenze negative non riguardano solo i diretti interessati. Se questo blocco
sarà confermato, molti proprietari abbandoneranno l’affitto tradizionale, a tutto svantaggio delle famiglie in cerca di casa e con grave danno per l’intera economia, anche per il comprimersi della mobilità sul territorio: le persone non si fidano di uno Stato che non le tutela e si muovono di conseguenza. I più fortunati si tufferanno nel settore degli affitti brevi, quando finalmente torneranno i turisti. Il mercato immobiliare sarà paralizzato: molti terranno la loro casa vuota, in attesa di cederla a un figlio; altri ancora proveranno a vendere il proprio immobile.
La strada da seguire non è il blocco degli sfratti. Occorre individuare in concreto le
situazioni di difficoltà e per esse disporre interventi di sostegno a carico dello Stato e non di privati cittadini. Ci appelliamo al Parlamento, e allo stesso Governo, perché si cambi
nettamente direzione
”.

Fonte: comunicato stampa Confedilizia