Case Green & Superbonus: navigare a vista sulla transizione energetica

Si è svolto a Milano un incontro organizzato da Legambiente Lombardia, Rete Irene, ANIT e Assocond-Conafi dedicato all’approfondimento e alla discussione della normativa UE
“Case Green” e delle recenti modifiche al Superbonus

I presenti hanno sottoscritto una lettera
aperta congiunta per chiedere alle istituzioni un profondo rinnovamento della normativa vigente e proporre nuove possibili soluzioni quali, per esempio, l’introduzione di un corretto meccanismo di cessione del credito e un sistema di incentivi progressivi, legati al
raggiungimento di risultati reali di efficientamento energetico e miglioramento sismico.
Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia, ha sottolineato come “L’efficienza energetica rappresenta un elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi climatici, ma anche un elemento da perseguire nell’interesse della Lombardia e dell’intero Paese, per rafforzarne l’indipendenza energetica delle imprese e delle famiglie, per abbattere i costi della bolletta e contrastare il sempre più preoccupante fenomeno della povertà energetica. Non dimentichiamoci che le nostro abitazioni sono responsabili del 17% delle emissioni climalteranti del nostro Paese”.

Manuel Castoldi, Presidente di Rete Irene, ha invece ricordato che “La Direttiva Case Green è una grande opportunità per creare lavoro e sviluppo sostenibile, per ridurre i fabbisogni energetici primari con un taglio drastico delle bollette energetiche in modo da alleggerire il peso economico delle famiglie che possono investire sulla propria casa. Quello che chiediamo al legislatore è un riordino completo dei bonus edilizi con un sistema di incentivazioni premianti e l’immediata reintroduzione del meccanismo di cessione del credito per le classi G, F, E. Occorre una strategia di medio e lungo periodo che ci consenta di intervenire prima sugli edifici più energivori entro il 2033 e poi guardare agli obiettivi del 2050.”

Valeria Erba, Presidente di Anit, ha commentato: “Quello che vediamo oggi è che da una parte si riscontra la volontà di “chiudere i rubinetti”, bloccando così la transizione energetica, dall’altra una direttiva europea considera gli investimenti nell’efficienza energetica un’alta priorità sia a livello privato che pubblico. In questo quadro riteniamo che sia prioritario per il nostro Paese risolvere le situazioni tragiche delle imprese e dei cantieri e contemporaneamente elaborare un programma serio a lungo termine che porti ad una compiuta transizione energetica. Per questo motivo chiediamo un tavolo di confronto serio con il Governo, che coinvolga gli esperti di efficienza energetica, di edilizia, di sostenibilità, di economia e finanza nonché le imprese, le aziende produttrici e i professionisti”.

Il Presidente ASSOCOND CO.NA.F.I Marco Ribaldone, ha affermato che “Nel generale panorama nazionale legato alla normativa sui bonus fiscali e sulle ricadute pratiche dell’applicazione della stessa, la nostra associazione ritiene di dover focalizzare l’attenzione
sulla situazione dei condomini che si trovano, loro malgrado, a essere vittime dei perversi effetti prodotti dalle modifiche normative e dalle criticità legate alla “circolazione” dei crediti
derivanti dagli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: si stima che circa 500.000 famiglie si trovino con gli edifici “ingabbiati” in ponteggi ormai inutili, con i cantieri fermi, senza alcuna prospettiva di vedere gli interventi ultimati, senza nessuna certezza circa se, quando e
come i ponteggi saranno smontati e con la ragionevole e terribile prospettiva di accertamenti dell’Agenzia delle Entrate per l’utilizzo di crediti fiscali in effetti mai sorti o cessati. Non appare eccessivo dire che si è alle prese con un problema sociale e di ordine pubblico, prima ancora che economico, potenzialmente esplosivo”.