Breglia (Scenari Immobiliari): gli effetti del Coronavirus sul mercato immobiliare

Scenari Immobiliari

Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari, istituto di ricerche che studia l’economia legata al mondo immobiliare, approfondisce in una dichiarazione le prospettive del settore, lanciando un allarme ma anche alle opportunità che si potrebbero creare dopo questa drammatica emergenza.

Chi lavora nell’immobiliare ha paura, e non solo del coronavirus, afferma Breglia. Non ci sono appuntamenti per vedere le case o gli uffici in vendita. Le locazioni brevi sono ferme e non si fanno prenotazioni per l’estate. Negozi chiusi e richieste di riduzione dei canoni di locazione.

Le banche non rispondono al telefono, così come gli investitori esteri. Il governo, ma non è una novità, non considera degno di attenzione immobiliare ed edilizia. Che pure valgono quasi un quinto del pil nazionale.

In questi giorni “cadono” i miei 45 anni di analisi e studio dell’immobiliare: tante crisi e tante riprese. E ogni volta ci sono stati cambiamenti importanti. Oggi non siamo in crisi. Se siamo ottimisti consideriamolo uno stop non voluto. Ma se siamo realisti dobbiamo pensare che, quando torneremo a lavorare e a darci la mano, diverse cose cambieranno.

C’è stata un’accelerazione dello smartworking che porterà un cambiamento culturale e nel modo di lavorare nel terziario a più lungo termine. Si è avviato un processo di diversificazione e innovazione della catena logistica. Aumenterà la competizione nella grande distribuzione. Crescerà la domanda di immobili di alta qualità per offrire un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Gli investimenti nella sanità e nelle cliniche diventeranno un asset class primario per gli investitori.

Il turismo sarà veloce a riprendersi e si cercheranno case e alberghi che rispondono ai nuovi requisiti di sicurezza e qualità.

Il più coinvolto nelle trasformazioni sarà il settore residenziale. Aver vissuto per settimane in case vecchie o senza balconi, cambierà le prospettive di investimento della famiglia. Piuttosto che il nuovo modello di suv, meglio una casa con una stanza in più. La domanda residenziale, che è sempre di lunga durata, crescerà e avrà bisogno di prodotti (nuovi o di recupero) adatti ai tempi. Le residenze specializzate per anziani o studenti andranno ripensate rapidamente sulla base delle esperienze di queste settimane.

L’intera filiera dei servizi immobiliari è chiamata ad innovarsi sia dal punto di vista tecnologico che dei prodotti da offrire. Si chiederà sempre più attenzione alla qualità e alla sostenibilità. Aumenteranno i clienti, dato che sta finendo il “fai da te” nella gestione immobiliare.

È probabile che, dal punto di vista quantitativo, tutti i mercati soffriranno nei prossimi mesi. Ma, dal punto di vista della qualità e dell’innovazione nel settore, ne avremo una forte spinta per la crescita.

Coraggio e auguri a tutti noi!